lettera A

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view post Posted on 8/10/2010, 11:14
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Celeste

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PER QUALSIASI PROBLEMA SI CONSIGLIA DI CONSULTARE IL PROPRIO MEDICO, SOPRATTUTTO PER LE DONNE IN GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO E PER COLORO CHE GIA' ASSUMONO DEI FARMACI, ONDE EVITARE QUALCHE INTERAZIONE TRA FARMACI ED ERBE....



ACEROLA



Acerola ( Malpighia punicifolia )

Denominazione botanica: Malpighia punicifolia L., M. emarginata, M. glabra - fam. Malpighiacee
Sinonimi: Ciliegia delle Indie occidentali - Nomi stranieri: ingl.- West Indian Cherry, Barbados Cherry; sp.- Escobillo
Parti usate: frutti maturi senza nocciolo
Tempo balsamico: a completa maturazione

Impiego popolare dell' Acerola
- fragilità capillare
- stati febbrili (vitamina C)
- malattie da raffreddamento
- emorragie
- difese immunitarie

L'acerola è una pianta arbustiva originaria dell'america centrale dalla lenta crescita e dalle medie dimensioni. Predilige i terreni argillosi ricchi di humus che contenendo molte sostanze organiche, è di grande importanza per la vita e la crescita delle piante.
Le giovani foglie hanno una colorazione rossastra che con il tempo si trasforma in verde scuro.
Produce frutti che per forma, dimensioni e colore sono simili alle ciliegie. Il sapore è leggermente dolciastro, aciducolo. All'interno viene contenuto un grosso seme.
Dai frutti maturi viene ricavato un succo che con varie lavorazioni viene trasformato in un estratto ad altissimo contenuto in complesso vitaminico C.

Acerola estratto secco
COMPOSIZIONE:
- complesso vitaminico C: fattore C1 min. 50% (acido ascorbico), fattore C2 (bioflavonoidi come pentaidrossi-3-flavanolo)
- altre vitamine: vit.A e vit. del gruppo B in particolare vit. B1, B6, PP
- minerali: in particolare calcio e ferro

Solvente di estrazione: nessuno, ottenuto per concentrazione del succo - Titolo: 50% vitamina C

Indicazioni della Acerola ( Malpighia punicifolia ):
Come INTEGRATORE di VITAMINA C nelle MALATTIE da RAFFREDDAMENTO, per aumentare le DIFESE IMMUNITARIE, nelle emorragie gengivali, in gravidanza, nelle convalescenze e nelle malattie legate alla terza età.

Note e avvertenze:
tutte le ricerche tossicologiche confermano che l'acerola non presenta alcuna tossicità alle dosi indicate, possiede una notevole sicurezza d'uso e in pratica nessun effetto collaterale:uniche controindicazioni iperossaluria e iperacidità gastrica.

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ACHILLEA



Achillea Millefoglio

Sinonimi: millefoglio, sanguinella, erba del soldato, stagnasangue
Denominazione botanica: Achillea millefolium L.
Provenienza: Europa, Asia sett., Nordamerica, spontanea o coltivata

Achillea Olio essenziale
L' olio essenziale di achillea viene estratto dai fiori della pianta.
Trova ottime applicazioni in svariati impieghi:
Per la cellulite, diluito in olio di mandorle o jojoba, massaggiando profondamente la zona per 15 minuti. Si utilizzano 15-20 gocce in 50ml di olio.

Nelle cicatrici, viene utilizzato sulla parte interessata, puro, ma meglio diluito con un po di acqua usando un batuffolo di cotone o una bacchetta cotonata.

Viene inoltre suggerito come analgesico, digestivo e per favorire il ciclo mestruale.

Principi attivi.: camazulene, cineolo, pinene, limonene, canfora
Solubilità: miscibile con alcool
L'olio essenziale di Achillea é impiegato come battericida su parecchi tipi batterici.

Achillea estratto secco

Principi attivi.:cineolo, azulene, principio amaro, tannini, ac.achilleico
Solubilità: parziale in acqua
Categoria terapeutica: coleretico, antibatterico, astringente, spasmolitico
Preparazioni e dosi: 200-300 mg 2-3 volte/dì,in capsule

Indicazioni della Achillea millefolium L:

La tradizione popolare indica l'achillea come digestivo, antispasmodico, antiseborroico, cicatrizzante

Note e avvertenze:
Sconsigliato in gravidanza.
Può irritare se utilizzato direttamente sulla pelle.


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AGRIMONIA



Agrimonia eupatoria
Pianta perenne, erbacea, fusto eretto, 20-100 cm. Foglie pennatosette, margini dentati, con stipole. Fiori piccoli,gialli, a cinque petali, riuniti in racemi. Foglie con margine grossolanamente seghettato e lunghe 2-3 cm. Lamina sup. poco pelosa e verde. Pezzi di fusto coperti da peli e piccoli frutti composti.
sinonimi: Agrimonia dahurica, Agrimonia officinalis, eupatoria, erba vettonica
famiglia: Rosacee
Parti usate: Sommità fiorite e foglie
Provenienza: Italia, spontanea o coltivata
italiano: Agrimonia eupatoria,Eupatorio,Erba vettonica
inglese: Common agrimony
francese: Aigremoine eupatoire
tedesco: Odermennig

Agrimonia Olio essenziale

Agrimonia estratto secco
Principi attivi.: tannino,O.E., gomma, sostanze amare, fitosterina, mucillaggine

Indicazioni della Agrimonia eupatoria:
malattie infiammatorie intestinali , diarrea, colon irritabile.

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ALCHEMILLA VULGARIS



Pianta perenne, erbacea,con rizoma duro e nerastro. Fusti ramificati di 10-50 cm. Foglie reniformi, concave, a forma di ventaglio. Fiori riuniti a corimbo, calice verde-giallognolo, privi di corolla.
famiglia: Rosacee
Sinonimi:ventaglina, erba stella, Alchemilla xanthoclora, Alchemilla vulgaris
DEN.BOT.:Alchemilla vulgaris auct.

Pianta indicata, secondo la teoria delle signature, per i "mali di donna", l'alchemilla è riconoscibile dalle caratteristiche foglie a forma di ventaglio (da 7 a 11 lobi), dentellate e coperte di peli sulla faccia inferiore. Cresce nei prati umidi dell'Europa occidentale e Centrale. Il nome alchemilla ha una dubbia derivazione etimologica: dall'arabo alkemelyk (a forma di mantella) oppure dalla parola alchimia in riferimento al fatto che gli alchimisti, nella ricerca della pietra filosofale, utilizzavano la rugiada che si deposita al mattino sulle foglie, da loro chiamata "acqua dei cieli".

Olio essenziale
COMPOSIZIONE: - tannini (5-7%): gallotannini, ellagitannini, catechitannini e acido ellagico
- flavonoidi (0,2%): derivati della quercetina, caempferolo, cianidina
- pseudosaponine: tormentoside
- triterpeni: ac. ursolico
- acidi vegetali aromatici: ac. caffeico, ac. clorogenico, ac. ferulico
- fitosteroli
- cumarine: ac. p-cumarico

estratto secco
Principi attivi.:tannini, flavonoidi
Categoria terapeutica: astringente, stomachico,a ntiifiammatorio, sedativo

Indicazioni della ALCHEMILLA VULGARIS:

1) AZIONE ANTIEMORRAGICA: utile specialmente in caso di metrorragie, ulcere etc., dovuta alla presenza di tannini;
2) AZIONE ANTIBATTERICA: l'alchemilla è attiva su Staphylococcus aureus e Bacillus subtilis, anche questa azione è riconducibile alla presenza di tannini;
3) AZIONE VASOPROTETTIVA: riconducibile alla frazione flavonoidica;
4) AZIONE ANTIMUTAGENA: sempre dovuta agli ellagitannini e all'ac. ellagico;
5) AZIONE ANTIVIRALE: l'alchemilla, per il contenuto in ellagitannini, presenta un'attività virustatica efficace ad esempio contro Herpes Zoster. IMPIEGO TERAPEUTICO:
Metrorragie, dismenorree, diarree, coadiuvante nel trattamento delle ulcere gastroduodenali e in generale in tutti i casi in cui sia necessaria un'attività emostatica e astringente.

Note e avvertenze:
STUDI TOSSICOLOGICI:

sebbene all'inizio, gli studi tossicologici effettuati indicano che l'alchemilla non possiede effetti collaterali alle dosi abituali neppure per lunghi periodi di trattamento.

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ALTEA

ALTEA officinalis
Sinonimi:Malvavischio,bismalva
DEN.BOT.:Althaea officinalis L.
Famiglia.....:Malvacee Parti Usate:
Provenienza:Italia,spontanea o coltivata

E' una pianta molto diffusa, appartiene alle malvacee e somiglia appunto a una grossa pianta di malva.
Non si usa moltissimo, comunque entra nella composizione di quasi tutte le tisane contro la stitichezza.
Le sue proprieta' emollienti rendono utile il decotto addolcìto col miele anche contro le irritazioni della gola.

Altea estratto fluido
GRADO ALCOOLICO: 17-22 gradi a 20 gradiC°
Car. Organolettiche:liquido limpido marrone scuro,odore caratteristico
Solubilità:completa in etanolo a bassa gradazione,discreta in acqua
Principi attivi.:mucillaggini,amido,zuccheri,asparagina
Titolo FU o altro testo:1:1 (E/D)
Preparazioni e dosi:40-50 gtt 2-3 volte/dìsciroppo 10%,a cucchiai

Altea estratto secco
Car. Organolettiche:polv.colore bianco-grigiastro o giallastro, sapore dolce
Principi attivi.:Mucillaggini,amido,zuccheri,asparagina
Categoria tarapeutica: Emolliente e protettivo delle mucose,bechico

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ALLORO



Alloro, lauro nobile ( Laurus nobilis L.)

Sinonimi: Alloro, Lauro dolce, Lauro Greco, Lauro nobile e/o vero.
Denominazione botanica: Laurus nobilis L.
Famiglia.: Lauracee Parti Usate:
Provenienza: Regioni mediterranee, spontaneo o coltivato

Il Laurus nobile, o in gergo comune Alloro (o Lauro) é un albero a forma piramidale con foglie aromatiche sempreverdi e corteccia lucida. Viene utilizzato per siepi da recinzioni, quindi con taglio pari, per cui la forma piramidale non si trova nell'immaginario collettivo.
In natura raggiungerebbe i 15 metri c.a.

Alloro Olio essenziale
L'olio essenziale viene ottenuto per corrente di vapore, si utilizzano le foglie. E' molto costoso.

Car. Organolettiche:
liquido limpido giallo-verdastro,odore e sap.caratter.
Solubilità:insol. in acqua, solub.in alcool
Principi attivi.:eucaliptolo, metil clavicolo, pinene, eugenolo, ecc.

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ANGELICA



Angelica arcangelica

La Angelica arcangelica è una pianta diffusa nell' Europa centrale e nelle zone alpine Italiane. Cresce in zone bombrose e umide. Cresce ad altitudini comprese tra 500 e 1500 metri e può raggiungere fino a 2 metri di altezza.
L' angelica arcangelica è una pianta biennale, le cui proprietà curative sono note da tempo immemore.
Dioscoride, nel I sec. a.C, la consigliava come antiacido, spasmolitico e carminativo. I romani la utilizzavno per aromatizzare i liquori.

Famiglia: Ombrellifere
Habitat: Europa centrale, zone alpine e montuose, europa orientale.
Sinonimi: arcangelica, erba degli angeli
Denominazione botanica:Angelica archangelica L.
Provenienza: Italia, spontanea o coltivata
Categoria terapeutica: stomachico, digestivo, carminativo, stimolante

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ANICE



Anice pimpinella anisum
Nome botanico: pimpinella anisum
Sinonimi: Cumino dolce
Habitat: é una pianta originaria dell'Egitto e dell'Asia minore, in antichità era ben diiffusa anche in alcune isole greche sopratutto a Creta.
Descrizione: L'anice è una pianta annuale di piccole dimensioni, raggiunge i 50cm c.a, produce fiori bianchi molto profumati.

La sua fama è antica, già Plinio si dice la coltivasse in Toscana al tempo dei romani. Nel medioevo venne introdotta e coltivata anche nell'Europa centrale. Adesso la sua fama è dovuta all'utilizzo nell'industria dolciaria e dei liquori.
La tradizione popolare consiglia l'utilizzo di infusi di anice per stimolare la digestione.

Dalla pianta si estrae perlopiù olio essenziale. Questo viene utilizzato:
- Come cardiotonico, si inala la profumazione utilizzando alcune gocce versate su un fazzoletto.
- In caso di catarro, facendo delle inalazioni utilizzando acqua calda 3 goccce.
- Per aumentare la "libido" o per problemi di frigidità. Si utilizzano poche gocce diluite in olio di jojoba come massaggio da effettuare sotto la pianta dei piedi

Anice Olio essenziale

L'olio essenziale viene ottenuto dal frutto per distillazione ed é molto ricco di flavonoidi e cumarine, ma la sostanza che ne determina la maggiore composizione chimica é trans-anetolo del quale é composto per il 70-90% circa.

Note e avvertenze:
E' sconsigliato in gravidanza e l'utilizzo diretto sulla pelle. Può dare reazioni allergiche. Per l'assunzione interna é consigliata la consultazione con uno specialista.


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ARANCIO



Arancio dolce - Citrus sinensis

Denominazione botanica: Citrus sinensis
Sinonimi: Arancio cinese, melarancio, arancio portoghese

L'arancio è un sempreverde originario della Cina, introdotto per coltivazione dagli Arabi in Sicilia e Calabria, e oggi orgoglio delle coltivazioni meridionali.
L'arancio è, tra gli agrumi, la pianta che assume il più grande sviluppo, raggiungendo anche i 10-12 metri di altezza. La chioma è folta e di forma rotondeggiante e di un bel colore verde.
In natura può raggiungere i 100 anni di età, nelle colture viene rinnovata più presto, la massima produzione dei frutti avviene attorno ai 20 anni di età per poi dimunuire.

Il frutto dell'arancio è... l'arancia, una specie di bacca detta "esperidio", che arriva sulle nostre tavole nelle fredde stagioni invernali. E' formato da strati:
Epicarpo: la buccia, uno strato spesso anche un paio di centimetri e di colorazione arancio.
Mesocarpo: lo strato sottostante la buccia.
Endocarpo: è la pellicola che avvolge le logge ovariche.
Le logge ovariche: è l'interno succoso del frutto che avvolge i semi.

La fama dell'arancia è dovuta al suo buon sapore dolciastro, anche la profumazione dell'olio essenziale lo ricorda, e alla grande quantità di vitamina C che questa contiene. Contiene inoltre zuccheri, calcio, ferro e altre sostanze utili per il nostro organismo specie nelle stagioni invernali.

Arancio dolce olio essenziale
L'olio essenziale di arancio dolce si estrae dalla scorza dei frutti freschi con metodi fisici, cioè per spremitura, questo metodo è antico e garantisce al prodotto il mentenimento di tutte le sue caratteristiche.
Vengono estratti anche altri tipi di olio essenziale, dai fiori e dalle foglie. Dai fiori di una variante del citrus viene estratto un olio chiaamto Neroly. Dai fiori si ottiene anche l'acqua distillata, utilizzata in cosmesi. Dalle foglie, viene estratto per distillazione, un olio noto con il nome di "petit grain", ricco di acetato di linalile e linalolo.

Provenienza:
Europa meridionale, Africa, Brasile, coltivato
Cariche Organolettiche: liquido limpido, giallo-arancio, odore caratteristico
Solubilità: solubile in 0.5 volumi di alcool, in 1 volume di acido acetico, miscele con etere, ecc.
Principi attivi: composti carbonilici (decanale,limonene), aldeidi, linalolo
Identificazione: densità relativa 0.842-0.85;pot.rot.sp.+97/+99gradi;ind.rifr.1.470-1.476
Incompatibilità: HNO3, H2SO4,I, ipocloriti, acqua di cloro(miscele pericolose)
Utilizzo popolare: stomachico, colagogo, sedativo, tonico muscolare, antisettico

Indicazioni della Arancio dolce - Citrus sinensis :
L'olio essenziale di arancio dolce viene impiegato popolarmente nei seguenti casi:
- Ansia: si inala l'aroma di una goccia su un fazzoletto
- Digestione: sciogliere una goccia di olio essenziale in una tazza di infuso di finocchio,

Note e avvertenze:
Non utilizzare sulla pelle prima di un esposizione solare.


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ARTIGLIO DEL DIAVOLO



Artiglio del diavolo
L'artiglio del diavolo è una pianta originaria del Sud Africa. Questo nome particolare deriva dai piccoli uncini presenti sul frutto della pianta.
I componenti attivi delll’ artiglio del diavolo sembrano essere gli arpagosidi, che si trovano nella radice secondaria
L’artiglio del diavolo proviene in maggior parte dalla Namibia e in minima parte anche dal Sud Africa e dal Botswana.
L’artiglio del diavolo è stato utilizzato per secoli in Africa per curare la febbre, i l’artrite reumatoide, pancreas, stomaco e intestino.
Nei primi del ‘900, con l'occupazione della Namibia da parte dei tedeschi, l’artiglio del diavolo è stato importato in Europa.

Viene anche utilizzato per migliorare la digestione, poiché si dice che il sapore amaro del te all’artiglio del diavolo stimoli i succhi gastrici.

Impiego tradizoinale dell'artiglio del diavolo- Mal di schiena
- Dolori al collo
- Artrite reumatoide
- Artrite ossea
- Tendinite

Per questo motivo, stando ad uno studio riportato sulla rivista di Etnofarmacologia, la vendita dell’artiglio del diavolo in Germania è stata stimata sui 30 milioni di euro nel 2001, e pare rappresenti il 74% delle prescrizione mediche per reumatismi.

Ricerche sull’artiglio del diavolo
Una ricerca tedesca ha esaminato l’uso dell’artiglio del diavolo per dolori e tensioni muscolari alla schiena al collo e alle spalle. Nelle 4 settimane di studio 31 persone hanno assunto 480 mg per due volte al giorno e 32 hanno assunto un placebo. I risultati hanno dimostrato che c’è stata una significativa riduzione del dolore nelle persone che avevano assunto l’artiglio del diavolo
Uno studio pubblicato nella rivista di Reumatologia faceva un confronto fra l’artiglio del diavolo e l’anti infiammatorio Vioxx (non più in vendita) per 6 settimane in 79 pazienti. L’artiglio del diavolo è stato più efficace dell’antinfiammatorio nella riduzione del dolore.
In una rivista Europea di Anestesiologia una ricerca di 4 settimane ha coinvolto 197 persone con mal di schiena con alto livello di dolore percepito. Ad alcune di queste persone è stato somministrato una dose di arpagosidi (artiglio del diavolo) ad altre solo un placebo. Le persone che hanno assunto l’artiglio del diavolo hanno avuto riduzione del dolore.
L’artiglio del diavolo sembra dunque avere gli stessi effetti delle medicine anti-infiammatorie e produce cambiamenti anche nelle leucotrine, un gruppo di molecole coinvolte nei dolori infiammatori

Metodi comuni d’assunzione
L’artiglio del diavolo si trova in capsule, tintura e in bustine da te
Per infiammazioni e dolori è assunto nella forma di capsule. Sulla base delle ricerche effettuate, la dose giornaliera di artiglio del diavolo deve fornire almeno dai 25mg ai 50mg di arpagosidi al giorno. Nell'estratto secco lo si trova indicato sulle confezioni.

Indicazioni
L’artiglio del diavolo non deve essere utilizzato in presenza di ulcere gastriche o duodenali.
Le persone con diabete o che stanno assumendo medicinali che interferiscono con gli zuccheri nel sangue devono usare l’artiglio del diavolo solo sotto la supervisione di medici specializzati.
L’artiglio del diavolo non deve essere utilizzato in gravidanza o in caso di sospetta tale, poichè potrebbe dare contrazioni uterine.


Possibile interazione con medicinali
Non noto

Effetti collaterali
L’artiglio del diavolo potrebbe dare reazioni allergiche. Alcuni studi hanno riportato nausea, sensazione di pienezza, aritmia e glucosio nel sangue.



(FONTE: www.erbe-officinali.com/ )

Edited by celeste.10 - 9/1/2011, 22:30
 
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