Le Vere

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view post Posted on 26/1/2011, 18:44
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Celeste

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LE VERE





Per secoli sono stati un elemento essenziale della vita quotidiana dei veneziani. Collocati solitamente al centro dei campi e delle corti, nei luoghi rialzati, i pozzi rifornivano di acqua dolce la popolazione.
Il loro funzionamento era molto semplice: l'acqua piovana veniva incanalata, attraverso dei tombini, nel terreno sabbioso che agiva come un vero e proprio filtro, e poi raccolta in una cisterna centrale collocata sotto la vera da pozzo. Un manto d'argilla, a imbuto, circondava il pozzo rendendolo impermeabile alle infiltrazioni d'acqua salmastra.





L'acqua veniva estratta con i secchi. Alcune leggi severissime regolavano la sua estrazione e tutelavano la purezza delle fonte: era assolutamente proibito avvicinarsi al pozzo con contenitori e mani sporche oppure far abbeverare gli animali.
Visitando Venezia si possono scoprire vere da pozzo che sono opere d'arte di prima grandezza.
Assolutamente da non perdere quella realizzata nel 1427, in marmo rosso di Verona, da un appena ventenne Bartolomeo Bon per il cortile della Ca' d'Oro. Le figure delle Giustizia, della Carità e della Fortezza arricchite da fogliame hanno un impianto che ricorda i capitelli di Palazzo Ducale e nello stesso tempo una forza plastica tipica dello scultore veneziano.



Il rinnovamento degli spazi pubblici attuato nel corso del Cinquecento interessò anche questi elementi di servizio e di arredo urbano, ne sono un chiaro esempio le due vere da pozzo in bronzo (le uniche a Venezia) del cortile di Palazzo Ducale: quella eseguita da Alfonso Alberghetti (1554-59), vicino alla Scala dei Giganti, e l'altra realizzata da Nicolò Conti (1556). Sempre nel XVI secolo Jacopo Sansovino disegnò, per il cortile della Zecca, un pozzo cheche avrebbe dovuto essere il più monumentale della città. L'opera, realizzata da Danese Cattaneo, è attualmente nel giardino di Ca' Pesaro e la caratterizza la figura di Apollo collocata sulla sommità dell'arco che lo sormonta.



La più classica delle vere da pozzo rinascimentali, però, è quella di campo Santi Giovanni e Paolo, databile attorno ai primi decenni del Cinquecento, proveniente dal palazzo Corner delle Ca' Granda (l'attuale sede della Provincia) non lontano da San Maurizio.
La ricca decorazione è formata da otto putti ad altorilievo che reggono grandi festoni con frutta e uno scudo con l'arma della famiglia Corner. Rarissime, invece, sono le occasioni per ammirare e studiare le strutture dei pozzi poste al di sotto del selciato: i lavori di manutenzione e risanamento della città, realizzati da Insula, hanno permesso ai tecnici e agli archeologi di rilevare e fotografare le parti solitamente 'invisibili' dei pozzi in campo Santa Marina, San Samuele, San Nicolò dei Mendicoli e in corte del Malibran.



Quello dei pozzi è un possibile percorso, una passeggiata nell'arte e nella storia, oltre che, naturalmente, nel quotidiano dei veneziani più antichi. Insomma, si può andare alla ricerca dei pozzi perduti.



Edited by celeste.10 - 16/12/2018, 20:32
 
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