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view post Posted on 9/2/2011, 01:08
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Celeste

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osho1027




Osho: Apriti all’Esistenza e Liberati dalle tue preoccupazioni.


Sono le preoccupazioni che impediscono ai più grandi doni dell’esistenza di raggiungerti. Una mente preoccupata continua a proiettare la sua preoccupazione su qualsiasi cosa.

Quasi tutti sono preoccupati, anche solo per delle banalità. Se osservi attentamente queste preoccupazioni, ti metterai a ridere di te stesso, di che razza di sciocchezze si agitano dentro di te e creano tremendi ostacoli. E così ti basta guardare quali sono le tue preoccupazioni e lasciarle perdere.

È possibile svuotare la mente dalle tue preoccupazioni. Tu l’hai riempita, puoi anche svuotarla.

Cosa sono le nostre preoccupazioni? Cosa è che continuiamo a pensare e perché non la smettiamo di alimentare così tanto i nostri pensieri? Che cosa ha prodotto tutto questo nella lunga vita che hai vissuto fino a oggi? Non è forse una semplice perdita di tempo?

Devi osservare quali sono le preoccupazioni che ti ostacolano. Rimuovere quella barriera non è difficile; il solo osservare la sua futilità è sufficiente a farla scomparire.

Perciò, osserva e aspetta. Piano piano la trasformazione va così in profondità che per la mente diventa impossibile preoccuparsi.

Quando puoi avere rose fresche in qualsiasi momento, le rose di plastica non ti interessano più. Non c’è bisogno di fare niente. Basta entrare in contatto con qualcosa di superiore, e ciò che è inferiore scompare da sé. E per entrare in contatto con l’eccelso, basta solo aprirgli una strada attraverso la quale possa raggiungerti.

L’esistenza sta cercando di raggiungerti da ogni parte, ma tu sei chiuso. Non c’è una sola finestra aperta, e neanche una porta. Ma questa non è sicurezza, è un suicidio.
Apri tutte le porte, apri tutte le finestre. Lascia entrare il sole, lascia entrare il vento, lascia entrare la pioggia. Lascia che l’esistenza entri nel tuo essere e ti porti una vita fresca, nuova in ogni momento.

Non c’è bisogno di digiunare, non c’è bisogno di distendersi su un letto di spine, non c’è bisogno di rinunciare al mondo – queste sono tutte stupidaggini.

Se vuoi essere un uomo di profonda comprensione, non avrai bisogno di nessuna di tutte queste cose. Tutto quello che ti serve è rimuovere gli ostacoli. Sono capaci tutti di farlo, ma hanno preso tutti l’abitudine di essere preoccupati, perché la massa è preoccupata.

Sfortunatamente per ora non c’è alcuna possibilità di crescere i bambini in modo che fin dall’inizio la meditazione diventi una loro parte intrinseca, che il silenzio diventi la loro normale esperienza e che l’aprirsi all’esistenza sia per loro semplicemente naturale.

È così che concepisco un nuovo uomo – uno che sia allevato, fin dai primissimi momenti della sua vita, per essere in comunione con la natura e con l’esistenza. Non sarà per nulla inibito, non sarà represso in niente, perché tutte le inibizioni e le repressioni creano preoccupazione – e questa è la cosa più pericolosa per la meditazione.

Nel momento in cui cominci a sederti e prepararti per la meditazione, improvvisamente, con tuo stupore, una miriade di pensieri ti attaccano da tutte le parti. Tutta la tua mente diventa come un vortice. Di solito non è così agitata, è più silenziosa. Ma non appena hai intenzione di meditare, la mente la considera subito come una sfida, perché la meditazione è come la morte per la mente. Allora la mente ti disturba in tutti i modi per evitare la meditazione. Ma noi siamo abbastanza intelligenti, sebbene la nostra educazione sia stata sbagliata, da poter rimuovere gli ostacoli.

Non reprimere nessun istinto naturale. Non andare contro la natura. Qualsiasi cosa ti piaccia fare, falla, anche se tutto il mondo è contrario. Sii qualsiasi cosa ti piaccia essere, senza pensare alle conseguenze, e così non sarai preoccupato – avrai estirpato proprio le radici della preoccupazione.

La gente continua a seguire i consigli degli altri. Vivi seguendo solo la tua luce, in questo modo, qualsiasi cosa avvenga, troverai pace, appagamento, soddisfazione. Forse non avrai gran successo nel mondo, forse non sarai molto famoso, ma sarai te stesso. E una persona che è se stessa, è spontaneamente meditativa, autenticamente silenziosa; non ha preoccupazioni, perché non ha tralasciato di fare niente di quello che voleva fare; non ha mai lasciato incompiuto niente di quello che voleva fare; non ha mai represso un desiderio, un istinto, un qualsiasi bisogno naturale. Non ha niente di cui preoccuparsi.

Così, elimina tutte le tue preoccupazioni e dopo, la meditazione, il silenzio, l’apertura saranno i premi che ti arriveranno da soli.

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Osho: Consapevolezza e Rilassamento


Primo passo: Osservare il quotidiano

Diventa consapevole di tutte le azioni quotidiane, le azioni di routine, e mentre stai facendo queste azioni, resta rilassato.

Non occorre che tu vada in tensione.

Se stai lavando il pavimento, a che ti serve essere teso? O mentre stai cucinando, a che ti serve essere teso?

Non esiste alcun momento nella vita che richieda tensione. Questa è dovuta solo alla tua inconsapevolezza e impazienza.

Non ho mai trovato nulla per cui ci voglia tensione – eppure ho vissuto in ogni modo possibile, con gente di tutti i tipi. Mi sono sempre chiesto: come mai sono così tesi? Sembra proprio che la tensione non abbia nulla a che fare con ciò che è fuori di te; è qualcosa che ha a che fare con te.

Puoi sempre trovare una scusa all'esterno, perché essere tesi senza una ragione sembra stupido. Trovi una razionalizzazione, una giustificazione all'esterno, in modo da spiegare perché sei in tensione.

Ma la tensione non è all'esterno, dipende invece dal tuo modo di vivere sbagliato.

Secondo passo: Accetta te stesso

Tu vivi in modo competitivo - questo crea tensione. Vivi facendo continuamente paragoni - questo creerà tensione. Pensi sempre al passato o al futuro, e manchi il presente che pure è l'unica realtà - questo creerà tensione.

Scopri qual è il tuo talento. La natura non crea mai un individuo che non possegga qualche dono unico. Basta cercare un po'... Usa al massimo le qualità e il talento che hai, e l'energia impiegata nella tensione inizierà a diventare grazia e bellezza.

Terzo passo: Sii un artista dell'amore

Tutto ciò che fai, fallo con amore, con un'attenzione tale che persino la cosa più insignificante del mondo diventa un'opera d'arte.

Ti porterà grande gioia. Creerà un mondo privo di competizione e di paragoni. Darà dignità a tutti, ridarà loro l'orgoglio che le religioni avevano distrutto.

Qualsiasi azione fatta con totalità diventa una preghiera.

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Osho: Raggiungere l'Autenticità


Veridicità significa autenticità, essere veri, non essere falsi, non usare maschere. Quale che sia il tuo volto reale, lo mostri… e a qualunque prezzo.

Ricorda, non vuol dire che devi smascherare gli altri. Se sono contenti delle loro bugie, bene, è una loro scelta. Non metterti a smascherare nessuno, perché è questo che la gente pensa. Pensa di dover essere sincera, autentica, e che questo significhi che deve andare a mettere a nudo gli altri.

Ma non è così, ciò che ti devi ricordare è di essere sincero con te stesso. Non c'è bisogno di te per riformare tutti gli altri a questo mondo. Se cresci tu, è sufficiente. Non fare il riformatore, non cercare di dare lezioni agli altri o di cambiarli. Se cambi tu, quello è un messaggio sufficiente.

Essere autentici vuol dire rimanere fedeli al proprio essere. Ma come farlo? Ci sono tre cose da ricordare.

Una, ascolta sempre la tua voce interiore, ascolta ciò che tu vorresti essere.

Non ascoltare mai nessuno quando ti dice cos'è bene per te, altrimenti sprecherai la tua vita. Tua madre vuole che diventi un ingegnere, tuo padre un dottore e tu vuoi essere un poeta. Cosa puoi fare? Certo tua madre ha ragione, perché dal punto di vista finanziario è meglio essere un ingegnere.

Anche tuo padre ha ragione: essere un dottore ha un buon valore di mercato. Un poeta? Sei diventato matto?
I poeti sono persone maledette, nessuno li vuole. Non c'è nessun bisogno di loro; il mondo può esistere anche senza poesia. Il mondo non può esistere senza ingegneri, e se c'è bisogno di te hai più valore; se non servi, non hai nessun valore.

Ma se vuoi essere un poeta, sii un poeta. Magari dovrai mendicare. Bene! Magari non diventerai ricco. Non preoccuparti, perché puoi diventare un grande ingegnere e guadagnare tanti soldi, ma non ti sentirai mai realizzato. Ti resterà comunque un desiderio profondo, il tuo essere interiore bramerà essere un poeta.

Ricorda, sii fedele alla tua voce interiore. Può condurti nei pericoli, eppure devi rimanerle fedele perché allora c'è la possibilità che un giorno arriverai alla condizione di danzare e celebrare la tua realizzazione interiore.

Guarda sempre qual è la prima cosa per il tuo essere, la più importante, e non permettere agli altri di manipolarti e di controllarti. Sono tanti: tutti sono pronti a controllarti, a cambiarti, a darti un'indicazione che non hai nemmeno chiesto. Tutti ti vogliono dare una guida per la tua vita. Ma la guida esiste dentro di te; solo tu conosci la formula.

Essere autentici vuol dire essere fedeli a se stessi. È un fenomeno molto pericoloso; solo rari individui ci riescono. Ma, se ci riescono, si realizzano. Arrivano a una bellezza, a una grazia e soddisfazione che tu non puoi nemmeno immaginare. Se tutti hanno un'aria frustrata è perché nessuno ha dato ascolto alla sua voce interiore.

Ascolta sempre la tua voce interiore e nient'altro. Sarai circondato da mille tentazioni, perché ci sono tante persone che vogliono vendere le loro merci. Il mondo è un supermercato, e tutti vogliono vendere le loro cose; sono tutti dei venditori. Ma se dai ascolto a tutti questi venditori diventerai matto. Non ascoltare nessuno; chiudi gli occhi e ascolta la tua voce interiore. Questo è proprio il senso della meditazione: ascoltare la voce interiore. Questa è la prima cosa.

E poi la seconda - solo se hai fatto la prima puoi fare la seconda - non metterti mai una maschera. Se sei arrabbiato, sii arrabbiato. È rischioso, ma non metterti a sorridere, perché allora il tuo sorriso è falso, solo una maschera… un esercizio delle labbra, e nient'altro. Il cuore è pieno di rabbia, di veleno, e le labbra sorridono; diventi un fenomeno falso. Quando vuoi essere arrabbiato, sii arrabbiato. Non c'è nulla di male nell'essere arrabbiati.

Se vuoi ridere, ridi. Non c'è nulla di male nel ridere forte. Pian piano vedrai che il tuo sistema ricomincia a funzionare. E quando questo accade, sentirai un suono armonioso, proprio come una macchina il cui motore, quando tutto funziona bene, fa questo rumore armonioso. Il guidatore che ama la sua macchina sa che ora tutto funziona bene, che c'è un'unità organica - il meccanismo funziona perfettamente.

Anche in una persona puoi notare quando il meccanismo funziona bene, sentirai questo suono armonioso intorno a lei. Cammina, e il suo passo è una danza. Parla, e le sue parole portano con sé una sottile poesia. Ti guarda, e ti guarda veramente; non è tiepida, è calda. Quando ti tocca, ti tocca veramente. Puoi sentire la sua energia che arriva nel tuo corpo, una corrente di vita che ti viene passata… perché il suo meccanismo funziona bene.

La seconda cosa è: non usare maschere. Sii vero, qualunque ne sia il prezzo.

La terza cosa sull'autenticità: rimani sempre nel presente, perché tutto ciò che è falso arriva o dal passato o dal futuro. Ciò che è stato è stato, non preoccupartene. Non portartelo dietro come un fardello, altrimenti non ti permetterà di essere autentico nel presente. Tutto ciò che non è ancora stato, non è ancora stato. Non preoccuparti del futuro, altrimenti si insinuerà nel presente, distruggendolo. Sii vero rispetto al presente, e sarai autentico. Essere qui e ora vuol dire essere autentici. Né passato, né futuro: questo momento è tutto, è tutta l'eternità.

Con queste tre cose arrivi a ciò che Patanjali chiama veridicità. Allora tutto ciò che dici è vero. Normalmente pensi di dover fare uno sforzo per dire la verità. Io non dico questo, io dico che quando crei l'autenticità, tutto ciò che dici sarà vero. Una persona autentica non può mentire, tutto ciò che dice sarà vero.Quindi non ti dico: "Di' la verità". Ti dico: "Sii autentico e tutto ciò che dici sarà vero".

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Osho: Affrontare l'Abisso


Medita, perché questo momento avrà per te un enorme significato.

Quando qualcuno muore, qualcuno con il quale hai avuto un rapporto profondo, con il quale sei stato molto intimo, con il quale hai vissuto momenti di grande felicità e infelicità, sei stato triste e arrabbiato, qualcuno con il quale hai vissuto tutte le stagioni della vita e che è diventato una parte di te come tu eri una parte di lui o di lei – quando una persona così muore, non è solo una morte che accade all’esterno, ma è una morte che accade anche dentro di te.

Quella persona portava con sé una parte del tuo essere e quindi, con la sua morte, muore anche quella parte di te. Colmava qualcosa dentro di te; quando scompare, ti rimangono le ferite.

Nel nostro essere esistono molti ‘buchi’. È per questo che cerchiamo la compagnia dell’altro, l’amore dell’altro. Con la presenza dell’altro siamo in grado in qualche misura di colmare questi vuoti. Quando l’altro scompare, i buchi riappaiono, si spalancano come abissi. Forse te n'eri dimenticato, ma ora li noterai nuovamente, e questo creerà sofferenza.

Usa questi momenti per una meditazione profonda, perché prima o poi questi vuoti saranno di nuovo colmati, scompariranno di nuovo. Prima che accada è bene esplorarli, entrare nel vuoto che quella persona ha lasciato dietro di sé.

Usa questi momenti. Rimani seduto in silenzio, chiudi gli occhi e vai dentro. Guarda ciò che è accaduto. Non pensare al futuro o al passato. Non andare nei ricordi, è inutile. Vai dentro. Cosa ti è successo? Quella persona è morta, e cos’è accaduto a te? Vai in questo processo, e ti rivelerà molte cose. Se riesci a penetrare in quei buchi, ne sarai completamente trasformato. Non desidererai più colmarli, ma questo non vorrà dire che perderai la capacità di amare.

Puoi amare anche senza dover assorbire l’altro in te, per soddisfare qualche tuo bisogno profondo. Il tuo amore può essere un semplice lusso… il desiderio e la necessità di condividere. A quel punto l’amore non è un più un bisogno; non lo usi per nascondere le tue ferite.

Vai in queste ferite, vai in questo vuoto, in quest’assenza, e osserva – questa è la prima cosa.

La seconda cosa è ricordare che la vita è un fenomeno fugace, passeggero, del tutto momentaneo. Viviamo in un mondo magico. Continuiamo a creare illusioni, e poi queste illusioni cadono; la realtà fa ripetutamente il suo ingresso. Qualcuno muore, e ti viene ricordato che la vita non è affidabile e che non dovresti dipendere troppo da essa. Un momento c’è, e il momento dopo se n’è andata. È una bolla di sapone – basta la puntura di uno spillo e sparisce. Più comprendi la vita, e maggiore diventa la meraviglia per il semplice fatto della sua esistenza.

È un tale miracolo che la vita esista – una cosa così temporanea, momentanea. Non solo esiste, ma la gente ne ha fiducia. La gente dipende da essa, si affida a essa, depone ai suoi piedi tutto il suo essere – quando è solo un’illusione, un sogno. In ogni istante scompare, e la gente viene lasciata a spargere le sue lacrime. E con essa se ne vanno tutti gli sforzi, i sacrifici che avevi fatto: di colpo tutto scompare. Osserva tutto questo – questa vita così fugace, così simile a un sogno.

La morte arriva per tutti. Siamo tutti in fila, una fila che si avvicina sempre di più alla morte. La vita scompare, e la fila diventa un po’ più corta; si è creato spazio per un’altra persona. Ogni persona che muore ti porta più vicino alla tua morte, quindi ogni morte è anche un po’ la tua morte. Con ogni morte, ti avvicini al punto di arrivo. Prima che accada, diventa sempre più consapevole.

Se ci fidiamo troppo della vita, tendiamo a diventare inconsapevoli. Se dubitiamo della vita – questa cosiddetta vita che termina invariabilmente nella morte – diventiamo più consapevoli. In questa consapevolezza si aprono le porte di un nuovo tipo di vita, una vita che non conosce la morte, una vita eterna, una vita al di là del tempo.

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Osho: Osserva per la prima volta, come un bambino


Noi guardiamo ogni cosa con occhi vecchi. Torni a casa: la guardi senza vederla. La conosci già – non occorre vederla. Sei entrato in casa tante volte, per anni e anni. Ti avvicini alla porta, entri; magari la devi aprire con le chiavi. Ma guardarla non serve.

L’azione avviene in maniera automatica, meccanica, inconsapevole. Se qualcosa non va, se la chiave non si adatta alla serratura, allora la guardi. Se la chiave funziona, non pensi nemmeno a guardare. Per via di queste abitudini meccaniche, facendo sempre la stessa cosa, perdi la capacità di guardare; perdi la freschezza dello sguardo.

Cerca di ricordare l’ultima volta in cui hai guardato tua moglie. L’ultima volta in cui hai guardato tua moglie o tuo marito può essere stata anni fa. Per quanti anni non l’hai vista? Passi, e dai un’occhiata casuale, ma non guardi veramente. Torna a guardare tua moglie o tuo marito come se fosse la prima volta. Perché? Perché se guardi per la prima volta, i tuoi occhi avranno freschezza, diventeranno vivi.

Si dice che non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Non è vero, non c’è nulla di vecchio sotto il sole. Sono solo gli occhi che diventano vecchi, che si abituano alle cose; allora non esiste nulla di nuovo. Per un bambino tutto è nuovo: ecco perché qualunque cosa per lui è eccitante. Basta un sasso colorato trovato sulla spiaggia, ed è così eccitante. Ogni cosa è un mondo nuovo, una nuova dimensione.

Osserva gli occhi dei bambini – così freschi, radianti, vitali. Sembrano specchi, silenziosi, ma sono molto penetranti. Solo occhi del genere possono arrivare all’interno.

Se sei libero dal passato e hai uno sguardo che può vedere il presente, entri nell’esistenza. Questo ingresso sarà doppio: entrerai in ogni cosa, nel suo spirito, e anche in te stesso, perché il presente è la porta.

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Osho: Amici delle Emozioni

L’unico problema con la tristezza, la disperazione, la rabbia, l’ansia e l’infelicità, è che vuoi sbarazzartene. Questo è l’unico ostacolo.

Devi vivere con queste emozioni; sfuggire non è possibile. Esse sono le componenti della situazione in cui la vita può crescere e diventare integrata. Sono le sfide della vita. Accettale.

Sono benedizioni sotto mentite spoglie. Se vuoi sfuggirle, se vuoi in qualche modo sbarazzartene, allora nasce il problema, perché quando vuoi liberarti di qualcosa non la guardi mai in modo diretto; a quel punto quella cosa cercherà di nascondersi, perché tu la condanni.

Andrà più in profondità nell’inconscio, si nasconderà negli angoli più oscuri del tuo essere dove non riuscirai più a trovarla. Si sposterà nella cantina del tuo essere, e lì si nasconderà.

Ma, naturalmente, più va in profondità e più problemi provoca, perché si mette ad operare da angoli sconosciuti del tuo essere e tu ti ritrovi completamente impotente.

Quindi la prima cosa è: non reprimere mai. La prima cosa è: ciò che è, è. Accetta e lascia che accada; lascia che appaia proprio davanti a te. In realtà, il solo affermare: “Non reprimere”, non è sufficiente. Se me lo permetti, vorrei dire: “Fattela amica”.

Ti senti triste? Fai amicizia con questa sensazione. Abbine compassione. Anche la tristezza ha un suo essere. Lascialo apparire, abbraccialo; siedi insieme a esso, e tienilo per mano. Sii amichevole. Amalo. La tristezza è bellissima! Non c’è nulla di sbagliato in essa. Che ti ha detto che c’è qualcosa di sbagliato nell’essere tristi? La tristezza può solo darti profondità. La risata è superficiale, la felicità è solo a fior di pelle. La tristezza arriva fino alle ossa, al midollo. Nulla va così in profondità come la tristezza.

Quindi non preoccuparti. Resta con l’emozione, ed essa ti condurrà fino al tuo nucleo più profondo. Viaggerai su quest’onda e sarai in grado di apprendere alcune cose nuove sul tuo essere, cose che non avevi mai saputo prima. Quelle cose possono esserti rivelate solo in uno stato di tristezza, non in uno di gioia. L’oscurità è anch’essa positiva, l’oscurità è anch’essa divina.

Una persona che riesce essere paziente con la sua tristezza, all’improvviso una mattina scoprirà che la felicità sta sorgendo nel suo cuore da qualche fonte nascosta. Quella fonte nascosta è l’esistenza. Ti sei guadagnato la felicità se sei stato autenticamente triste; se sei stato autenticamente disperato, infelice, ti sei guadagnato il paradiso. Ne hai pagato il prezzo.

Affronta la vita, confrontala. Ci saranno momenti difficili, ma un giorno vedrai che quei momenti difficili ti hanno dato forza, proprio perché li hai affrontati. Erano necessari. Mentre li stai attraversando sono difficili, ma dopo vedrai che ti hanno reso più integrato. Senza quei momenti non avresti mai trovato il tuo centro, le tue basi.

Fa’ che esprimere sia una delle regole fondamentali della tua vita. Se devi soffrire per questo, soffri pure, ma non sarai mai un perdente. Quella sofferenza ti renderà sempre più capace di goderti la vita, di celebrare la tua vita.


fonte

p-osho2




p-osho3



Edited by celeste.10 - 23/6/2017, 11:55
 
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