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da Gitanjali
Credevo che il mio viaggio fosse giunto alla fine mancandomi oramai le forze.
Credevo che la strada davanti a me fosse chiusa e le provviste esaurite.
Credevo che fosse giunto il tempo di trovare riposo in una oscurità pregna di silenzio.
Scopro invece che i tuoi progetti per me non sono finiti e quando le parole ormai vecchie muoiono sulle mie labbra nuove melodie nascono dal cuore; e dove ho perduto le tracce dei vecchi sentieri un nuovo paese mi si apre con tutte le sue meraviglie.
Era un giorno in cui non mi ero preparato per riceverti. Entrando nel mio cuore come un qualsiasi non invitato sconosciuto imprimesti il segno dell'eternità agli attimi fuggenti della mia vita.
Oggi per caso faccio luce su di essi vedo il tuo sigillo e li scopro perduti nella polvere mescolati con le gioie e i dolori dei giorni futili e dimenticati.
Allora tu non ti allontanasti con disprezzo dai miei giochi infantili nella terra e i passi che sentii nella stanza sono gli stessi che oggi sento risuonare di stella in stella.
Nessuno sa di dove viene il sonno che aleggia sugli occhi dei bambini? Si. Si dice che abiti laggiù, in un villaggio incantato, dove, tra le ombre d'una fitta foresta fiocamente illuminata dalle lucciole, splendidi pendono due timidi fiori. Ecco di dove viene il sonno a baciare il sonno dei bambini.
Nessuno sa dove nacque il sorriso che ondeggia sulle labbra dei bambini che dormono? Si, si dice che un giovane pallido raggio di luna crescente abbia sfiorato il lembo d'una leggera nuvola autunnale; e così, nel sogno di un mattino bagnato di rugiada, per la prima volta nacque il sorriso che ondeggia sulle labbra dei bambini che dormono.
Nessuno sa dove a lungo nascose la dolce e tenera freschezza che fiorisce sulle membra dei bambini? Si. Quando la madre era ancor giovinetta, la portava nel cuore colmo del mistero delicato e silenzioso dell'amore: là sbocciò la dolce e tenera freschezza che fiorisce sulle membra dei bambini.
Vorrei sedermi vicino a te
Vorrei sedermi vicino a te in silenzio, ma non ne ho il coraggio: temo che il mio cuore mi salga alle labbra. Ecco perche' parlo stupidamente e nascondo il mio cuore dietro le parole. Tratto crudelmente il mio dolore per paura che tu faccia lo stesso.
Afferro le sue mani...
Afferro le sue mani e la stringo al mio petto. Tento di riempire le mie braccia della sua bellezza, di depredare con i baci il suo dolce sorriso, di bere i suoi bruni sguardi con i miei occhi. Ma dov'è? Chi può spremere l'azzurro dal cielo?
Cerco di afferrare la bellezza; essa mi elude lasciando soltanto il corpo nelle mie mani. Stanco e frustrato mi ritraggo. Come può il corpo toccare il fiore che soltanto lo spirito riesce a sfiorare?
Chi sei tu lettore?
Chi sei tu, lettore che leggi le mie parole tra un centinaio d'anni? Non posso inviarti un solo fiore della ricchezza di questa primavera, una sola striatura d'oro delle nubi lontane. Apri le porte e guardati intorno. Dal tuo giardino in fiore cogli i ricordi fragranti dei fiori svaniti un centinaio d'anno fa. Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire la gioia vivente che cantò in un mattino di primavera, mandando la sua voce lieta attraverso un centinaio d'anni.
Vorrei dirti
"Vorrei dirti le parole più vere, ma non oso, per paura che tu rida. Ecco perché mento, dicendo il contrario di quello che penso. Rendo assurdo il mio dolore per paura che tu faccia lo stesso."
Voglio te...
Voglio te,solo te! Lascia che il mio cuore lo ripeta senza fine.
Tutti i desideri che mi distraggono di giorno e di notte in sostanza sono fasulli e vani.
Come la notte tiene nascosta nel buio l'ansia di luce così nel profondo del mio cuore senza ch'io me ne renda conto un grido risuona: Voglio te,solo te!
Come la tempesta cerca la quiete mentre ancora lotta contro la quiete con tutte le sue forze così io mi ribello e lotto contro il tuo amore ma grido che voglio te,solo te.
Hai colorato i miei pensieri
Hai colorato i miei pensieri e i miei sogni, con gli ultimi riflessi della tua gloria, Amore, trasfigurando la mia vita per la prossima bellezza della morte. Come il sole, al tramonto, ci lascia intravedere un angolo di cielo, hai mutato il mio dolore in gioia immensa. Per incanto, Amore, vita e morte sono diventate per me la stessa grande meraviglia.
Dirò il tuo nome
Dirò il Tuo nome sedendo solitario tra l'ombra dé miei silenziosi pensieri.
Lo dirò senza parole, lo pronuncerò senza proposito.
Giacchè io somiglio a bimbo che chiami la madre cento volte, felice di poter dire: "Mamma."
Nella tua eterna veglia
Nella tua eterna veglia, tu ascolti i miei passi che s'avvicinano, mentre la tua letizia si raccoglie nei primi albori del mattino ed erompe nell'esplosione di luce. Più mi accosto a te, più profondo diventa il fervore nella danza del mare. Il tuo mondo è uno spruzzo di luce che si diffonde, colmandoti le mani, ma il tuo cielo è nel mio cuore segreto; esso schiude lentamente le sue gemme in timido amore.
Cogli questo piccolo fiore
Cogli questo piccolo fiore, prendilo! Non indugiare! Temo che appassisca e cada nella polvere. Se non può trovare posto tra i fiori della tua ghirlanda onoralo almeno con il tocco della tua mano anche se doloroso. Temo che il giorno finisca senza che me ne accorga e che passi il tempo delle offerte. Non è intenso il colore e il suo profumo è tenue ma può servire prendilo, coglilo finchè c'è tempo!
Non celare il segreto del tuo cuore
Non nascondere il segreto del tuo cuore, amico mio! Dillo a me, solo a me, in confidenza. Tu che sorridi così gentilmente, dimmelo piano, il mio cuore lo ascolterà, non le mie orecchie. La notte è profonda, la casa silenziosa, i nidi degli uccelli tacciono nel sonno. Rivelami tra le lacrime esitanti, tra sorrisi tremanti, tra dolore e dolce vergogna, il segreto del tuo cuore.
da Petali sulle ceneri
Mi fermerò, senza dubbio stupito, se mai ci ritroveremo in una vita futura, nel cammino e alla luce d'un altro mondo lontano. Capirò che i tuoi occhi, simili alle stelle dell'alba, sono appartenuti a questo cielo notturno, e dimenticato, d'una vita passata. Sì, comprenderò che la magia del tuo viso è pronta ancora al balenare appassionato del mio sguardo in un incontro immemorabile, e che al mio amore tu devi un mistero di cui non conosci più l'origine.
(dal Web)
Edited by celeste.10 - 16/12/2018, 13:01
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