Re Artu e Excalibur la leggenda della spada nella roccia

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view post Posted on 26/2/2011, 23:39
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Celeste

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Re Artu e Excalibur la leggenda della spada nella roccia

re_artu


Dai tempi del medioevo si narra la storia di un grande Re di nome Artu', vincitore della guerra contro i Sassoni invasori della Britannia, la terra di cui era sovrano.

Grazie alle sue eroiche gesta unifica il proprio paese, forma il regno di Inghilterra con l'emblematico governo di Camelot e da' inizio al Ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda.

La leggenda di Re Artu' si fonde con quella della magica spada dagli infiniti poteri denominata "Excalibur". Ecco la Leggenda Della Spada nella Roccia narrata dal libro di Terence Hanbury White - "The Sword in the Stone" del 1938:

Artu' nacque, secondo la leggenda, a seguito di un incantesimo di Merlino, grazie al quale Uther Pendragon, precedente re britannico, pote' giacere con la bella Igerna, di cui si era invaghito,facendosi passare per il marito.
Nacque il piccolo Artu'che, viene portato via da Merlino il quale lo fa crescere lontano dal regno del padre naturale e in seno ad un altra famiglia.

In eta' adulta ottiene il trono estraendo la "spada da una roccia", estrazione resa possibile solo a colui degno di diventare il "vero re" ovvero l'erede di sangue di Uther Pendragon.


Ecco come andarono i fatti:

Tutti i piu' importanti uomini del regno si riunirono il mattino di Natale a pregare in chiesa e sul sagrato scorsero un grande masso di marmo, al centro del quale era inserita un‘incudine nella quale era infitta fino all'elsa una spada.
Attorno alla spada erano incise queste parole: "Chi estrarra' questa spada dalla pietra e dalla pietra sara' il legittimo re d'Inghilterra".

Tutti i piu' forti cavalieri si provarono a estrarre l'arma, ma ebbero un bello sforzarsi: la spada non si mosse di un pollice. "Il vero re non e' qui" disse l'arcivescovo della chiesa, "ma Dio ce lo fara' conoscere. Che dieci uomini vigilino su questa spada finche' non arriva".

Nel frattempo, si decise che tutti i cavalieri avrebbero provato ad estrarre la spada a turno, e in attesa della comparsa del legittimo sovrano si stabili' di tenere un torneo il giorno di Capodanno, in modo che tutti intanto restassero uniti.

La notizia della spada miracolosa e del torneo si diffuse rapidamente dappertutto, e uno dei cavalieri che si reco' a Londra per provare le proprie forze fu Ector, accompagnato da suo figlio Cei e da Artu''.

Cei era stato armato cavaliere solo due mesi prima, e Artu' era il suo scudiero. Era il primo torneo di Cei, il quale s'avvide di aver lasciato la propria spada all'alloggiamento, e disse ad Artu': "Su, corri a prendermi la spada". Artu' ando' alla casa dove alloggiava Cei, ma questa era chiusa: tutti erano andati ad assistere al torneo. "Cei non puo' restare senza spada tutto il giorno" penso' il ragazzo. "Andro' a prendergli quella infissa nel masso davanti alla chiesa".

In quel momento il sagrato era deserto. Artu'impugno' la spada, la estrasse senza la minima difficolta' e la porto' a Cei, il quale subito la impugno' e la riconobbe. Corse dal padre e gli disse: "Sire, ecco la spada infilata nel masso. E' chiaro che devo essere io il re. Sir Ector abbandono' il torneo, porto' il figlio in chiesa e gli ordino' di dirgli, giurando sulla Bibbia, come aveva avuto la spada. "Padre!" esclamo' Cei, "me l'ha data Artu'".

Allora Ector chiese ad Artu' come si fosse procurato la spada, e Artu' gli riferì come si erano svolti i fatti. "Non c'era nessun guardiano sul sagrato?", chiese Sir Ector. "No", rispose Artu'. Adesso so che tu devi essere il re di questo paese. "Perche' proprio io?", domando' Artu' sbalordito. "Perche' questa e' la volonta' di Dio", rispose Ector,"nessuno, salvo il legittimo sovrano, puo' estrarre la spada dal masso e dall'incudine. Adesso fammi vedere se sei in grado di infilare di nuovo la spada nel masso e di estrarla nuovamente". E Artu': "Ma e' semplicissimo!" e rimise l'arma al suo posto.

Sir Ector provo' allora a svellere la spada, ma invano. Ordino' al figlio di fare lo stesso. Anche Cei ne fu incapace, per quanti sforzi facesse. "Adesso prova tu", disse Sir Ector ad Artu', "vediamo se sei in grado di estrarla".

E senza il minimo sforzo, impugnata la spada, la estrasse dal masso. Allora Ector gli svelo' il segreto della sua nascita e come egli fosse stato portato in gran segreto da Merlino. Artu' ne fu rattristato perche' credeva che Sir Ector fosse il suo vero padre, ma l'amore tra i tre resto' saldo quanto prima. Andarono dall'arcivescovo a spiegargli quanto era accaduto, e il prelato decreto' che di lì a dodici giorni tutti i cavalieri dovessero radunarsi un'altra volta, perche' le pretese al trono di Artu' fossero comprovate pubblicamente.

Ognuno tento' ancora di svellere la spada, ma sempre invano. Soltanto Artu' la estrasse senza sforzo. Gli invidiosi cavalieri, pero', non restarono affatto convinti, e pretesero un'altra prova, irritati all'idea che un giovane sconosciuto regnasse su di loro. Dopo la terza prova il popolo proclamo' a gran voce la sua fede in Artu', e finalmente poveri e ricchi si inginocchiarono concordi davanti al nuovo sovrano da tutti riconosciuto tale.

Solo allora Merlino rivelo' all'assemblea dei signori e dei popolani chi fosse il vero padre di Artu'. Questi prese la spada e ando' a porla sull'altare, giurando che sarebbe stato un buon re e che avrebbe difeso la verita' e la giustizia ogni giorno della sua vita. E lo stesso giorno, l'arcivescovo armo' Artu' cavaliere e lo unse re, ed egli da allora regno' con saggezza e prudenza.

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Edited by celeste.10 - 16/12/2018, 21:35
 
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