Festività Celtiche

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viol@nte
view post Posted on 21/3/2011, 23:20




Festività celtiche

samhain-stags



Sempre affascinanti le Feste Lunari o Feste di fuoco celtiche vengono festeggiate ancora oggi. Le antiche Samhain (31 ottobre/1º novembre) e Beltain (30 aprile/1º maggio) erano le due feste più importanti del calendario celtico, perché segnavano la divisione dell'anno in due parti: la metà oscura e quella luminosa (inverno ed estate).

SAMHAIN
Samhain è il termine gaelico moderno per indicare la stagione invernale, e si usa convenzionalmente anche per indicare la stagione invernale presso le antiche popolazioni celtiche, non conoscendosi i termini antichi per indicare questa stagione. Samhain è, al primo novembre, la festa celtica più menzionata nelle opere mitologiche ed epiche, quella che più ha interessato o intrigato gli eruditi. E’ una festa di chiusura dell’anno trascorso e di apertura dell’anno che sta per arrivare. Il tempo di Samain e quello del sìd brevemente si confondono con quello dell’umanità. Gli uomini, per qualche giorno, hanno accesso al mondo degli dei senza incorrere nell’oltraggio o nel sacrilegio.Samain è innanzitutto una festa di riconoscenza la cui durata è chiaramente determinata. La vigilia di Samhain era la festività principali del calendario celtico, probabilmente celebrata il 31 ottobre, rappresentava l'ultimo raccolto. I falò hanno sempre avuto un ruolo importante in questa festa. Anche in epoca cristiana i villici erano usi lanciare nel fuoco le ossa del bestiame macellato (il bestiame aveva un ruolo prominente nel mondo gaelico pre-cristiano). Una volta che i falò erano stati accesi, tutti gli altri fuochi venivano spenti ed ogni famiglia prendeva solennemente il nuovo fuoco dal falò.
Come molte feste celtiche, veniva celebrata a più livelli: dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell'immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali. Essere soli in questa occasione significava esporre sé stessi ed il proprio spirito ai pericoli dei rigori invernali. Naturalmente, questo aspetto della festa ha perso in epoca moderna gran parte del suo significato, visto che oggi le carestie fortunatamente non costituiscono più un problema come presso le antiche società rurali.
Spiritualmente parlando, la festa era un momento di contemplazione. Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante. Questo era il periodo più magico dell'anno: il giorno che non esisteva. Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi e permettendo alle forze del caos di invadere i reami dell'ordine ed al mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi. I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore. Da questo punto di vista le tribù erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del Cristianesimo.




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Edited by celeste.10 - 16/12/2018, 21:17
 
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