I proverbi delle Nonna 2

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view post Posted on 14/4/2011, 13:12
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Celeste

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Una ciliegia tira l'altra.

Una grande paura nessun medico la cura.

Una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso.

Una mela al giorno leva il medico di torno.

Una noce da sola, non suona nel sacco.

Una pianta che ha molti frutti non li matura tutti.

Una rondine non fa primavera.

Un bel gioco dura poco.

Un cavaliere tra due dame fa la figura del salame.

Un po' di vino lo stomaco assesta, il troppo rovina stomaco e testa.

Un po' per uno non fa male a nessuno.

Uomo avvisato, mezzo salvato.

Va con chi è meglio di te e pagagli le spese.

Vale più la pratica che la grammatica.

Vecchiaia con pazienza prolunga l'esistenza.

Vedere e non toccare è una cosa da imparare.

Vesti un palo che bel t'appare.

Vive bene chi prende il mondo come viene.

Voce di popolo, voce di Dio.

Zotici e villani discuton con le mani.

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Si dice il peccato, non il peccatore.

Si è prima garzone e poi maestro.

Soldato che fugge, buono per un'altra volta.

Sono meno ridicoli i difetti che le qualità che non abbiamo.

Sono sempre gli stracci che vanno per aria.

Sopporta e non biasimare quello che non puoi cambiare.

Sopra le scarpe nuove, prima o poi ci piove.

Sposa bagnata, sposa fortunata.

Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia.

Taccio o setaccio.

Tanto la va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.

Tieni la bocca chiusa, se non vuoi che ti sfugga l'oro di bocca.

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Tra moglie e marito non mettere il dito.

Tra prendere o lasciare occorre ben pensare.

Trotto d'asino dura poco.

Tu sei volpe e io tasso, tu sei furbo ma io ti passo.

Tutti i nodi vengono al pettine.

Tutto è bene quel che finisce bene.

Uccello in gabbia non canta per amor, canta per rabbia

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Quando vien la candelora dall'inverno semo fora.

Raglio d'asino non sale al cielo.

Ride bene chi ride ultimo.

Rispetta il cane per il padrone.

Rosso di sera bel tempo si spera.

Sacco vuoto non sta in piedi.

Sbagliando s'impara.

Scampato il pericolo, gabbato il Santo.

Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi.

Se a febbraio vedi gli uccelli grassi, aspettati un freddo che spacca i sassi.

Se ai sessanta sei vicino, lascia le donne e scegli il vino.

Se dai a un uomo un pesce lo nutri per un giorno, se gli insegni a pescare lo nutri per il resto dei suoi giorni.

Se cucini con calma, il gusto ci guadagna.

Se hai i soldi siedi altrimenti stai in piedi.

Se hai per amico un orso, avrai bisogno di soccorso.

Se non è zuppa è pan bagnato.

Se non t'aiuta la scienza, affidati alla provvidenza.

Se sei onesto Dio farà il resto.

Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno.

Se vuoi che la roba si faccia, chiudi la bocca e muovi le braccia.

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Olio, aceto, pepe e sale fan saporito pure uno stivale.

Paese che vai usanza che trovi.

Parla poco, ascolta assai e giammai non fallirai.

Parlare a nuora, perché suocera intenda.

Passata la festa, gabbato lo santo.

Patti chiari, amicizia lunga.

Peccato confessato, mezzo perdonato.

Per amore anche la donna onesta perde la testa.

Per ingannare un furbo, ci vuole un furbo e mezzo.

Per insegnare bisogna prima imparare.

Presto e bene non marciano insieme.

Quando arriva la minestra non c'è più sinistra o destra.

Quando a tordi, quando a grilli.

Quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima.

Quando il piccolo parla il grande ha sparlato.

Quando la fame entra dalla porta, l'amore esce dalla finestra.

Quando la nave affonda, i topi scappano.

Quando la pera è matura, cade da sola.

Quando sono troppi i galli a cantare, non si fa mai giorno.

Quando tutto è di tutti, i tempi sono brutti.

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Non dire quattro se non l'hai nel sacco.

Non è amico mio quel che risparmia il suo e mangia il mio.

Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

Non è ricco chi possiede ma chi meno ha bisogno.

Non è tutt'oro quello che riluce.

Non parlar di corda in casa dell'impiccato.

Non puoi avere botte piena e moglie ubriaca.

Non puoi vedere il bosco se sei tra gli alberi.

Non serve la scienza a chi non ha esperienza.

Non stuzzicare il can che dorme.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

Occhio per occhio, dente per dente.

Occhio non vede, cuore non duole.

Ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio.

Ogni botte dà il vino che ha.

Ogni legno ha il suo tarlo.

Ogni lasciata è persa.

Ogni medaglia ha il suo rovescio.

Ogni promessa è debito.

Ognuno è fabbro della sua fortuna.

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L'ozio è il padre dei vizi.

L'uomo crede vero tutto quello che desidera.

L'uomo propone, Dio dispone.

Mai tardò chi venne.

Mal comune, mezzo gaudio.

Meglio tardi che mai.

Meglio un asino vivo che un dottore morto.

Meglio soli che male accompagnati.

Nacque per nulla chi vive sol per sé.

Ne ammazza più la gola che la spada.

Nel bisogno si conosce l'amico.

Nel fiume che grida puoi passare sicuro.

Nella botte piccola c'è il vino buono.

Nel paese dei ciechi anche un guercio è re.

Nel pollaio non c'è pace se canta la gallina e il gallo tace.

Nero con nero non tinge.

Nessuno è sfortunato come l'agnello: o è cornuto, o è castrato o è scannato.

Ne uccide più la gola che la spada.

Non c'è carne in macelleria che cane o gatto non porti via.

Non c'è due senza tre.

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

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La prudenza non è mai troppa.

La saggezza del passato non nutre l'affamato.

La speranza è l'ultima a morire.

La storia è maestra di vita.

La superbia andò a cavallo e tornò a piedi.

La vecchia impara fino a 100 anni.

Lava cane, pettina cane, sempre di cane puzza.

L'avaro è come il porco, è buono dopo morto.

La volpe che non arriva al lardo dice che è rancido.

Le chiacchiere non fanno farina.

Le cose lunghe diventano serpenti.

Le parole vane durano quanto i cerchi sull'acqua.

L'erba cattiva non muore mai.

L'erba del vicino è sempre più verde.

Le uova non hanno nulla da insegnare alla gallina.

L'occasione fa l'uomo ladro.

L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.

L'occhio è lo specchio dell'anima.

Lontano dagli occhi lontano dal cuore.

L'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza.

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La farina del diavolo va tutta in crusca.

La fretta è cattiva consigliera.

La gatta frettolosa fece i mici ciechi.

La goccia scava la pietra.

L'albero si riconosce dai frutti.

La lingua batte dove duole il dente.

L'amico certo lo conosci nell'incerto.

La miglior vendetta è il perdono.

L'amore e la tosse non si possono nascondere.

La necessità aguzza l'ingegno.

La notte porta consiglio.

La parola che esce indebolisce l'uomo, quella trattenuta lo rinforza.

La parola è d'argento, il silenzio è d'oro.

La pazienza se a piedi partirà in carrozza tornerà.

L'apparenza inganna.

L'appetito vien mangiando.

La prima si perdona, la seconda si bastona.

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Impara l'arte e mettila da parte.

In amore e in guerra tutto è lecito.

In bocca chiusa non entrano le mosche.

In casa del diavolo non parlar di acqua santa.

In casa di galantuomo nasce prima la femmina e poi l'uomo.
In un'ora Dio lavora.

I panni sporchi si lavano in famiglia.

I pifferi di montagna andarono per suonar e furono suonati.

L'abito non fa il monaco.

La bugia ha le gambe corte.

La civiltà moderna è la moltiplicazione infinita di necessità non necessarie.

L'acqua vuol pendenza il mare vuol pazienza.

Lacrime d'erede è matto chi ci crede.

La donna è mobile, l'uomo è falegname.

La donna ne sa più del diavolo.

La donna, prima tutto miele, poi tutto fiele.

La fame è il miglior condimento.

La fame fa uscire il lupo dal bosco.

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