Lettera G

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view post Posted on 2/6/2011, 22:27
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Celeste

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GARCINIA
- perdita di peso - controllo del colesterolo

DESCRIZIONE BOTANICA
Denominazione botanica: Garcinia cambogia Desr. -
Sinonimi: Citrin (TM), Citrimax (TM) -
Nomi stranieri: ingl. - Gamboge, Cambodia
Parti usate: buccia del frutto

Nella famiglia botanica delle Guttifere o Clusiaceae che comprende piante originarie dell'Asia e dell'Australia, troviamo un genere chiamato Garcinia al quale appartengono diverse specie interessanti dal punto di vista fitoterapico: Garcinia gummi-gutta (Garcinia cambogia), Garcinia mangostana, Garcinia dulcis, Garcinia livingstonei ecc.
Si tratta di specie arboree originarie delle foreste del sud-est asiatico e dell'India.
La Garcinia cambogia è un albero sempreverde di modeste dimensioni ed i fiori sono unisessuali, sessili ed ascellari. Le foglie sono verde scuro, lucide, a forma ellittica o ovale. Il frutto può assomigliare ad una piccola zucca gialla o rossastra oppure viene descritto come un frutto giallastro a forma di peperone.

Indicazioni dalla moderna bilbiografia
- controllo dei livelli di colesterolo
- diete finalizzate alla perdita di peso
- riduzione dell'appetito

USO POPOLARE
Il frutto della Garcinia cambogia è stato utilizzato tradizionalmente nella preparazione di prodotti alimentari, avendo un gusto molto particolare. Ha raccolto recentemente molto successo popolare come rimedio naturale nella perdita di peso.
La Garcinia come molte Clusiacee, produce una resina di gomma arancio-marrone usata una volta come pigmento in polvere. Alcune oleoresine sono state sfruttate per le loro proprietà fisico-chimiche (isolanti, adesive, protettive) o medicinali.
La Garcinia, il cui frutto possiede una scorza che è utilizzata da secoli a fini terapeutici, è un taglia-fame efficace ed è considerata come il migliore brucia grassi naturale poiché è capace di inibire l’ assorbimento e la sintesi del grasso e del colesterolo, dunque è particolarmente raccomandata per i regimi alimentari dietetici. Gli estratti di Garcinia impediscono dunque l' accumulo di grasso: sembrano diminuire l' appetito ed aumentare allo stesso tempo il consumo di glucosio. La Garcinia ha anche un effetto lassativo.
L'industria dei prodotti dietetici incorpora sempre la Garcinia nei propri prodotti. È spesso uno degli ingredienti indispensabili degli integratori che contengono anche altre sostanze o piante apprezzate per favorire la perdita di peso.

EVIDENZE SCIENTIFICHE
Gli effetti della Garcinia sono sa attribuirsi ad una sostanza presente nella buccia, l’acido idrossicitrico, o HCA.
I primi studi sull’HCA e la perdita di peso sono stati fatti su animali verso la fine degli anni 1960.
Si è provato che l' HCA può diminuire l' appetito, inibire la produzione di grasso ed aumentare la produzione di energia.
In primo luogo, interferisce con un enzima necessario per immagazzinare il grasso, forse quello responsabile dell’immagazzinamento di più grasso di quanto ne possa smaltire il corpo. Gli animali da laboratorio sembrano depositare meno grasso nell'addome quando gli si somministra la Garcinia cambogia oltre che una dieta ad alta percentuale di grassi. L’eccessivo contenuto di grasso addominale (denominato anche grasso viscerale), che circonda gli organi del corpo quali i reni ed il fegato, è associato a ipertensione, colesterolo alto e diabete. Inoltre sembra che la Garcinia cambogia possa indurre il corpo ad usare i depositi grassi per trasformarli in energia durante un esercizio prolungato quando normalmente vengono consumati prima i carboidrati semplici.

Negli studi sugli animali, l’acido idrossicitrico, sembra anche ridurre l’appetito alzando la quantità di serotonina nel corpo. La serotonina è un neurotrasmettitore (un prodotto chimico che trasporta i messaggi tra le cellule nervose) che si pensa coivolto nel controllo dell’appetito.

Gli studi clinici sugli esseri umani, tuttavia, hanno avuto risultati misti sulla riduzione dell’appetito; alcuni hanno mostrato un blando effetto, mentre altri hanno segnalato una diminuzione del 15-30% nell'ingestione di cibo.
Ulteriori studi sono necessari per dimostrare o confutare scientificamente l'efficacia della Garcinia nel controllo del peso corporeo.
In altri studi indipendenti, la Garcinia ha dimostrato di impedire lo sviluppo delle ulcere allo stomaco in animali da laboratorio esposti all'alcool. Anche se il processo esatto è ancora poco chiaro, l’HCA della Garcinia sembra ridurre la produzione eccessiva di acido nello stomaco che può contribuire allo sviluppo delle ulcere allo stomaco. Questa pianta probabilmente può anche aumentare la capacità del rivestimento dello stomaco di resistere al danno.
CONSIGLI DI PRUDENZA
Le informazioni di cui sopra non intendono sostituire il consiglio del vostro medico, del farmacista, o di un altro professionista in campo sanitario. Lo scopo è informativo e non è indicare che l'uso del prodotto è sicuro, adatto, o efficace per chi legge.
Non sono conosciuti tutti rischi, gli effetti secondari, o le interazioni connesse con l'uso dei prodotti di erbe perché sono stati fatti pochi studi certi sul loro uso in esseri umani.
Si prega, prima di assumere prodotti di questo tipo, di consigliarsi con il medico al fine di informarsi sulle eventuali interazioni o se il prodotto interferisce con la capacità di guidare e di usare macchinari.

CURIOSITA'
La mangosta della Penisola di Malacca detta anche mangostano (Garcinia mangostana) è considerata come uno dei migliori frutti tropicali. È un frutto globuloso da 3 a 7 cm di diametro, il cui epicarpo, abbastanza resistente, è spesso viola. Il frutto grosso come un’arancia è leggermente lobato in corrispondenza dei segmenti interni commestibili. La polpa bianca del frutto è succosa, acidula, profumata, e contiene alcuni semi oblunghi. E' ottima cruda, in gelato, in macedonia, in marmellata, ha sapore simile a quello del lampone e come gli agrumi ha proprietà astringenti.

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GINKO BILOBA

Il Ginkgo biloba viene indicato nei DISTURBI della MEMORIA, della CONCENTRAZIONE, dell’UMORE spesso legati all’invecchiamento del sistema vascolare e delle cellule nervose. Disturbi vascolari, disturbi di natura allergica.


Denominazione botanica: Ginkgo biloba L. – fam. Ginkgoacee Parti usate: foglie (Ginkgo folium Comm. E) Titolo: 12% ginkgoflavonglicosidi totali, 3% lattoni terpenici

Ginkgo biloba può essere considerata un "fossile vivente". Comparsa infatti sulla Terra circa 200 milioni di anni fa, quando esistevano soltanto felci ed equiseti, scomparve dall'Europa 2.000.0000 di anni fa, sopravvivendo spontanea in Oriente dal quale fu poi reimportata in Europa. E' una pianta dioica (individuo maschile con sacche polliniche e individuo femminile con ovuli producenti semi) dotata di eccezionale adattabilità alle più avverse condizioni (resiste all'estrema siccità, al freddo fino a – 34°C, all'inquinamento). Le foglie, a forma di ventaglio, bilobate, da qui il nome biloba, presentano le nervature tipiche delle felci. Altra caratteristica primitiva della pianta la presenza di clorofilla nei semi.

L'impiego tradizionale della Ginkgo biloba è legato alle sue note proprietà vasoattive, specialmente nei confronti della microcircolazione cerebrale. Recentemente si è scoperto che l'attività farmacologica è legata all'azione anti-PAF (Platelet Activating Factor). I derivati terpenici, ginkgolidi, si sono dimostrati infatti dei potenti antagonisti del PAF, inibendone il legame coi recettori specifici. Il PAF è 1000 volte più potente dell'istamina nel favorire la liberazione di leucotrieni ed altri fattori pro-infiammatori da parte degli eosinofili: tali sostanze, favorendo l’aggregazione piastrinica, sono responsabili della broncocostrizione asmatica, della vasocostrizione coronarica e sono implicati nella genesi di affezioni quali l'aterosclerosi e le trombosi arteriose. La Ginkgo biloba apporta un notevole sollievo nel trattamento delle allergie. Contribuiscono notevolmente a queste azioni anche la presenza di flavonoidi, capaci di proteggere l'endotelio vasale, di favorire il drenaggio biliare riducendo così l'ipercolesterolemia e di aumentare il rilascio di insulina da parte del pancreas favorendo l'utilizzazione del glucosio ematico. I bisflavonoidi hanno inoltre la capacità di bloccare la perossidazione lipidica e i radicali liberi.

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GINSENG

Noto sin dall'antichità il panax ginseng é totalmente impiegato negli STATI di STRESS, ESAURIMENTI PSICO-FISICI, DEBOLEZZA SESSUALE e SENESCENZA

Denominazione botanica: Panax ginseng C.A. Meyer, P. schin seng Nees - fam. Araliacee
Parti usate: radice (Ginseng radix FUI IX)
Sinonimi: ginseng coreano, radice della vita, fenice coreana
Nomi stranieri: cinese - Ren shen; giapponese - Ninjin; coreano - Insam
Tempo balsamico: dopo il sesto anno

il panax ginseng è una pianta erbacea perenne dalla grossa radice tuberizzata spesso biforcata, fusto con 3-4 diramazioni di circa 30-50 cm portanti foglie caduche palmate suddivise in cinque foglioline, fiori giallo-verdi in ombrelle, bacche rosse contenenti due semi. Cresce spontaneo nelle zone montuose comprese fra Corea del Nord e nord-est della Cina.

Il panax ginseng rappresenta il più noto e certamente il più efficace agente antistress, capace cioè di riequilibrare l'individuo che viene a trovarsi in situazioni di difficile adattamento (da qui il termine "adattogeno"). Questo scopo è raggiunto attraverso diversi meccanismi:

1) AZIONE IMMUNOSTIMOLANTE: le frazioni polisaccaridiche, poliiniche e saponosidiche esplicano un reale aumento di tutte le difese immunitarie.

2) AUMENTO della SINTESI PROTEICA e della PRODUZIONE di RNA: dovuti ai ginsenosidi Rb2, Rc e Rg1 capaci di stimolare la sintesi di c-GMP e inibire quella del c-AMP, variazioni direttamente proporzionali alla biosintesi proteica cellulare;

3) AZIONE ENDOCRINA: i ginsenosidi agiscono riequilibrando l'asse ipotalamo-ipofiso-surrenalico mediante stimolazione dell'ipofisi (aumento della liberazione di ACTH) con conseguente aumento dei corticosteroidi;

4) MIGLIORANENTO del RENDIMENTO ENERGETICO: è stato dimostrato che i panaxani, in particolare il panaxano B, sono capaci di sensibilizzare il recettore insulinico cellulare all'insulina e conseguentemente stimolare la glicolisi con miglioramento del rendimento energetico e riduzione della glicemia (effetto ipoglicemizzante);

5) EFFETTI CARDIOCIRCOLATORI: il ginseng produce effetto inotropo positivo e cronotropo negativo (aumenta la forza di contrazione del muscolo cardiaco e ne rallenta leggermente i battiti) producendo un iniziale innalzamento pressorio che poi ritorna ai valori normali;

6) STIMOLAZIONE del SISTEMA NERVOSO CENTRALE e AZIONE sul COMPORTAMENTO: i ginsenosidi attivi sul S.N.C. sono principalmente Rg1 e Rb1, entrambi aumentano la vita media dei neuroni, entrambi aumentano la capacità di apprendimento, e le loro attività si compensano. Infatti, mentre Rg1 è stimolante del S.N.C., ipertensivizzante, aumenta l'intensità e la frequenza dei comportamenti sessuali (afrodisiaco), Rb1 funziona da tranquillante e ipotensivo;

7) RIDUZIONE della COLESTEROLEMIA: legata ai ginsenosidi totali, in particolare al ginsenoside Rb2 si esplica attraverso una regolazione di tipo ormonale;

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GLUCOMANNANO

Il Glucomannano produce nell'intestino una gelatina che dona senso di sazietà.

Denominazione botanica: Amorphophallus konjak - fam. Aracee
Parte usata: radice tuberosa

Il glucomannano è un polisaccaride di origine vegetale, una fibra alimentare non assimilabile e di apporto calorico praticamente nullo. Si presenta come una polvere granulosa capace di rigonfiare prontamente gelificando in acqua, assorbendone fino a 60 volte il suo peso. Il glucomannano è un derivato della radice di Amorphallus konjak, pianta di origine orientale, dal 400 d.C. usata nella tradizione dietetica giapponese.

Ingerito un'ora prima dei pasti, assorbe grandi quantità d'acqua e forma una gelatina che, oltre a produrre senso di pienezza e sazietà, regolarizza le funzioni intestinali promuovendo i movimenti peristaltici. Per questo va assunto con un abbondante bicchiere d'acqua. Nello stomaco e nell'intestino, inoltre, il glucomannano assolve ad altre importanti funzioni, come quella di assorbire alcune scorie della digestione, oltre a grassi e colesterolo che, inglobati nella massa gelatinosa, vengono eliminati senza essere assorbiti dall'organismo. Grazie alla viscosità che produce nel contenuto gastrointestinale, agisce inoltre da barriera all'assorbimento di zuccheri e nutrienti, fattore questo di notevole importanza nel caso di diete ipocaloriche. Il glucomannano, pur essendo idrolizzato dalla flora batterica intestinale, non è assimilabile e non contribuisce con alcun apporto nutritivo o calorico alla dieta (meno di 1/4 di calorie per grammo), pur espletando tutte le benefiche funzioni di fibra vegetale, di assorbimento dei grassi e del colesterolo e, allo stesso tempo, agendo da ANORESSICO IMPROPRIO (in funzione del senso di pienezza e sazietà che induce), costituisce pertanto un valido aiuto nelle diete.

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GRAMIGNA

Nome popolare Gramigna, Gremigna, Erba dei cani

Nome scientifico Cynodon Dactylon

Descrizione La Gremigna può raggiungere i 40-120 cm, ma generalmente si presenta come un fitto intrigo di steli che a luglio-agosto producono una piccola spiga digitata di 3-7 diramazioni verdastre o violacee. In primavera i rizomi sotterranei emettono i germogli che, prima di spuntare dal terreno, si presentano piuttosto rigonfi e ricurvi verso il basso, così d'assumere la forma di un "collo d'oca"

Habitat La Gramigna si può trovare dappertutto, fino ai 2000 metri d'altezza; è sempre presente nei campi e negli incolti. Quando il territorio elbano era formato da molti vigneti, la Gramigna era considerata un'erbaccia infestante e difficile da togliere da parte dei contadini.

Utilizzi terapeutici All' Elba la Gramigna è sempre stata usata poco in cucina e molto in medicina, soprattutto in epoche remote, quando era già conosciuta la sua capacità sfiammante dell'apparato gastro - intestinale. La Gramigna, dopo essere stata ben lavata (sia le foglie che i rizomi), viene fatta cuocere a lungo nell'acqua; ed è proprio questa acqua che poi viene utilizzata bevendone in gran quantità (anche 7 o 8 bicchieri al giorno). Anche oggi i fitoterapisti usano la Gramigna come diuretico e depurativo. I decotti che se ne ricavano sono molto indicati per cellulite, cistite, eczema, ittero, menopausa, reni e stitichezza.

Rimedio popolare Ingredienti: 100 g. di miele di acacia o di castagno, 100 g. di radici di Gramigna ridotta in polvere fine (potete farlo facilmente in casa utilizzando un normale macina-caffè).Mescolate il tutto con cura e prendetene un cucchiaino 5 volte al giorno, bevendo subito dopo un bicchiere di acqua o una tisana di vostro gradimento. Questo metodo risulta utile quando si ha poco tempo per preparare il decotto ed è comunque efficace per ottenere un effetto diuretico soddisfacente, anche se non completamente comparabile a quello del decotto tradizionale.

Curiosità Il nome "Gramigna" deriva dal vocabolo agropyron che significa "grano dei campi". Gli studiosi dell' antichità, come gli speziali dei tempi passati, confondevano due tipi di Gramigna, l'Agropyrum repens P.B. e il Cynodon dactylon Pers.; quest'ultima ha un grosso rizoma, foglie fini, brevi e fusto corto. Entrambe hanno le stesse proprietà terapeutiche.

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GUARANA'

La pianta di Guaranà viene indicata come stimolante delle funzioni celebrali, tonico in caso di affaticamento fisico

Denominazione botanica: Paullinia sorbilis Martius, Paullinia cupana Kunth -
famiglia: Sapindacee
Sinonimi: Quaranà
Parti usate: semi
Nomi stranieri: ingl. - Guarana shrub; fr. - Quarane; ted. - Guarana - Kletterstrauch; sp. - Quarana; port. - fruto da juventude

Il Guaranà é una pianta originaria delle zone amazzoniche che da tempo immemorabile viene utilizzato dalle popolazioni indigene come tonico afrodisiaco.
Gli Indios Maués ne facevano un regolare uso, infatti, possedevano una eccezionale vitalità e longevità, da qui il nome con cui il frutto della guaranà è conosciuto in Brasile: fruto da juventude.
Si tratta di una liana che cresce su terreni silicio-argillosi, può arrampicarsi fino ad una altezza di 10-12 metri, ha piccoli fiori bianchi , foglie alterne, e frutti rossi simili alle castagne, i quali contengono semi rotondi di colore bruno.

Grazie alla caffeina contenuta nei semi la pianta é utilizzata come tonico anche nella moderna erboristeria. Infatti é una tra le piante più conosciute e per svariati aspetti: l'azione della caffeina contenuta nella guaranà é più lenta e duratura rispetto a quella contenuta nel caffè e questo la rende ottima come tonico e afrodisiaco, come dimagrante poichè aiuta a bruciare i grassi e sopportare meglio lo stimolo della fame.

La caffeina agisce stimolando il sistema nervoso centrale (S.N.C.), donando quindi energia, facendo scomparire il senso di fatica. Questa azione dipende sia da una specifica azione dilatatrice dei vasi cerebrali data da una maggior irrorazione sanguigna cerebrale, sia dall'inibizione delle fosfodiesterasi che si manifesta con un aumento dei livelli di AMP ciclico (azione simpaticomimetica). Funziona anche da eccitante dei centri respiratori dove aumenta la ventilazione polmonare. Alle dosi terapeutiche mostra inoltre un'azione vasodilatatrice anche nei riguardi delle coronarie che, insieme all'accelerazione del battito cardiaco (azione cronotropa positiva), facilita il lavoro e il flusso cardiaco.Le basi xantiniche mostrano inoltre un effetto diuretico per dilatazione dei vasi renali, fra tali sostanze però la caffeina è quella che mostra la attività minore.

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GUGUL

Denominazione botanica: Commiphora mukul (Hook ex Stocks) Engl., C. wightii Arn Bhand, Balsamodendron mukul Hook, B. agallocha -
fam. Burseracee
Sinonimi: Guggul, Mukul -
Nomi stranieri: ingl. - Salaitree, Gum-gugul, Indian Bedellium; sanscrito - Guggula, Guggulu, Kou-shikaha; hindu - Gugal, Gugala, Guggul
Parti usate: gommoresina ottenuta per incisione del tronco -
Tempo balsamico: inverno

Arbusto o piccolo albero alto circa 2 m, dal tronco rugoso, privo di foglie per gran parte dell’anno, la Commiphora mukul cresce nei terreni rocciosi delle zone calde e semiaride dell’India, Arabia e Beluchistan, produce piccoli fiori rosa o bruni e il frutto è una drupa rossa di forma appuntita. Dall’estrazione alcolica dell’oleogommoresina si ottiene una frazione insolubile costituita da una gomma glucidica, priva di attività farmacologica anzi responsabile dei disturbi gastrointestinali rilevati con l’impiego della gommoresina totale, e una frazione alcolsolubile che mantiene l’azione ipolipemizzante e antiinfiammatoria, questa viene successivamente concentrata in estratto secco ricco di gugulsteroni.

Nei dettagli l’estratto di gugul ha dimostrato possedere le seguenti proprietà farmacodinamiche:
1) azione antiinfiammatoria (antireumatica). Risulta pertanto un efficace rimedio nella manifestazioni aterosclerotiche a carico dell’apparato cardiovascolare collegate ad alti valori di LDL-colesterolo e di trigliceridi.

2) azione stimolante nei confronti della tiroide, da qui il suo potenziale uso anche come dimagrante;

3) AZIONE ANTIATEROSCLEROTICA dovuta ad una dimostrata attività fibrinolitica e una inibizione dell’aggregazione piastrinica (per caduta del Platelet Adhesive Index);

4) AZIONE IPOLIPEMIZZANTE: è capace di ridurre i valori di LDL (lipoproteine a bassa densità) e contemporaneamente aumentare i valori di HDL (lipoproteine ad alta densità). Questo grazie ad un aumentato metabolismo epatico dell’LDL-colesterolo. Sappiamo oggi che il colesterolo LDL favorisce la formazione delle placche aterosclerotiche mentre il colesterolo-HDL svolge un’azione protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari; I trigliceridi vengono ridotti fino al 30%, le lipoproteine fino al 21%..

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GYMNEMA

Denominazione botanica:Gymnema sylvestre R. Br. - fam. Asclepiadacee
Parti usate: foglie
Nomi stranieri: ingl.-Periploca of the woods, Small indian ipecacuanha; ted.-Wald Schlinge; arabo-Barkista; Hindu-Gurmar; Persiano-Kakrasingi; sanscrito-Ajaballi

E' un rampicante arboreo, molto ramificato, che sale fino alla cima dei grandi alberi nelle foreste dell'India, di Ceylon e dell'Africa tropicale. Le foglie sono opposte, ovali o ellittiche, picciolate, più o meno pubescenti su entrambi i lati. I fiori, gialli campanulati, sono raggruppati in racemi peduncolati o quasi sessili. La foglie hanno un sapore amaro e acre. Secondo la medicina Ayurvedica prevengono e curano le malattie degli occhi legate a opacizzazione del cristallino, della cornea, del corpo vitreo (cataratta etc.), sono un buon rimedio nei disturbi cardiaci e nelle emorroidi. Fra gli abitanti di Bombay e di Gujarat esisteva l'usanza di masticare le foglie fresche per ridurre la glicosuria (Madhumeha): la convinzione nell'efficacia di tale rimedio era talmente radicata che ancora oggi molti diabetici coltivano la pianta nel loro giardino. In lingua Hindu viene chiamata Gurmar = eliminatore degli zuccheri.

Il principio attivo della Gymnema è l'acido gimnemico che svolge la sua azione ipoglicemizzante attraverso due meccanismi principali:

1) aumentata trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare. L'assunzione di Gymnema riporta alla normalità i valori di polisaccaridi, ac. esuronico, esosammine, ac. sialico, glicosamminoglicani, ac. ialuronico legati a proteine . Tali valori risultano notevolmente aumentati in caso di iperglicemia (alimentare o diabetica). Tali sostanze sono responsabili della maggior parte degli effetti dannosi del diabete e di una sovralimentazione a base di zuccheri: complicazioni cardiovascolari, opacizzazione della cornea e del cristallino etc.
Questa normalizzazione è legata ad una AUMENTATA DISPONIBILITA' DI INSULINA, CHE INDIRIZZA IL GLUCOSIO NELLA CORRETTA VIA METABOLICA BRUCIANDOLO PER PRODURRE ENERGIA.

2) inibizione dell'assorbimento dello zucchero (saccarosio) a livello intestinale;
Gli studi compiuti in Giappone dal dr. Hatai, in USA dal dr. Faull hanno dimostrato che l'acido gymnemico possiede una molecola simile a quella dello zucchero, ma più grossa, per cui si lega ai recettori intestinali adibiti all'assorbimento del saccarosio bloccandoli reversibilmente. Tale blocco si instaura velocemente e permane per molte ore soprattutto se le dosi sono ripetute nell'arco della giornata, IMPEDENDO PER IL 50% L'ASSORBIMENTO DELLO ZUCCHERO. Lo stesso legame si instaura a livello delle papille gustative infatti, mettendo sulla lingua una piccola quantità di Gymnema, entro pochi istanti viene annullata la percezione del dolce e dell'amaro (lasciando inalterata invece la percezione del gusto salato, acido e metallico).

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GYNOSTEMMA

La Gynostemma Pentaphyllum Makino é una pianta medicinale originaria dei paesi asiatici come la Cina, il giappone, India e Corea. La Gynostemma Pentaphyllum Makino é una liana spontanea e perenne, viene impiegata nella medicina tradizionale asiatica come tonico e nelle bronchiti.
Alcuni studi effettuati tra gli anni 80-90 hanno identificato nella Gynostemma Pentaphyllum circa 90 saponine, denominate poi gypenosidi, con struttura simile alle saponine presenti nel ginseng. Poichè le saponine presenti nel ginseng sono responsabili dell'azione adattogena, e tonica di questo, si ipotizza che i gypenosidi presenti nella Gynostemma Pentaphyllum siano altresì responsabili della stessa azione adattogena, tonica e di tutte le attività di cui é responsabile il Ginseng. Alcuni autori hanno suggerito inoltre che i gypenosidi possano essere "utili nella prevenzione e trattamento dell' aterosclerosi".

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