Regole del Tempio Buddista

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/11/2014, 21:52
Avatar

Celeste

Group:
Administrator
Posts:
3,463

Status:


tempio-buddista-300x200



Il galateo delle buone maniere buddhiste

仏教に於けるエチケットやマナー:寺院参拝について
(第一部)



Come visitare o frequentare un tempio o un monastero – 1ª Parte

Il Buddhismo è anche l'educazione e la cultura di assimilare ed imparare lo spirito, gli insegnamenti e i valori del Buddha. Lo spirito buddhista da enfasi alla mente, mentre sottolinea l’importanza sia della parola che del proprio comportamento. I discepoli e seguaci del Buddha considerano se stessi come persone che stanno imparando lo spirito e il modo di comportarsi propri del Buddha Shakyamuni. Per dirla in una maniera ancora più semplice e diretta, essere buddhista significa "astenersi da tutto ciò che può far male a se stessi o agli altri, e diligentemente compiere buone azioni e purificare la mente”.
Seguendo alcune semplici linee guida del galateo buddhista, ci si assicura di non offendere o disturbare qualcuno accidentalmente, mostrare rispetto, evitare qualsiasi imbarazzo e ti aiuta a godere appieno della tua esperienza mentre approfondisci la tua fede e la tua pratica, nonché sviluppare e crescere come essere umano.
Una breve introduzione al pensiero buddista
Il tempio è un luogo sacro. Si visita un tempio buddhista con una mente corretta e pia. Comportati con calma e rispetto. Partecipiamo insieme a mettere in pratica il galateo con lo scopo di perfezionare noi stessi, ma anche per promuove una società più armoniosa.
I templi e i monasteri sono luoghi in cui ci si impegna nella pratica spirituale e religiosa, dove si incontra il Buddha, Nichiren Shōnin e tutti gli altri Bodhisattva. I templi sono anche luoghi dove si coltivano gli insegnamenti e lo spirito del Buddha e di Nichiren Shōnin all'interno dell’ambito della propria fede, pratica e comportamento quotidiano, quindi, significa accumulare grandi meriti e virtù, e, di conseguenza, buona fortuna e una vita più tranquilla e armoniosa.
Linee guida di base per visitare un tempio buddhista
• Essere sempre rispettoso degli altri;
• Riflettere sugli insegnamenti del Buddha;
• Ascoltare con attenzione quando un monaco spiega il Dharma;
• Rimanere in silenzio quando si visitano i templi e monasteri, astenersi dal gridare, chiacchierare e ridere;
• Vestiti con modestia: l'attenzione deve essere rivolta al Buddha, a Nichiren Shonin, ai Bodhisattva e al Mandala Gohonzon, non a noi stessi.
• Non fumare, bere alcolici o consumare altre sostanze inebrianti nel recinto del tempio/monastero. Mangiare e bere all'interno della sala principale (Hondō) , Soshidō, ecc. del tempio è vietato.
• Prima di passare il cancello del tempio, si portano le mani nella posizione di Gasshō e si recita l’Odaimoku ad alta voce e sonoramente 3 volte. Ripetilo quando entri nel "Hondō" (Tempio principale) in direzione o davanti all'altare centrale. Lo stesso ripetilo al momento di uscire dal tempio.
• Alla fontana di purificazione (chiamata “Chōzuya”) vicino all'ingresso del tempio, prendere una delle siviere appoggiate, riempirla con acqua fresca dalla fontana e sciacquare entrambe le mani. Si prende la siviera con la mano destra e si versa l’acqua sulla mano sinistra, e poi prendendo la siviera con la mano sinistra, si versa l’acqua sulla mano destra. (Porta un fazzoletto in tasca per poi asciugarti le mani.)
• Prima di entrare nel tempio principale (Hondō), le scarpe devono essere rimosse e lasciate fuori dal tempio, appoggiandole ordinatamente al lato.
• Entrare nel Hondō in silenzio e con dignità, con un leggero inchino si entra con il piede sinistro portando le mani nella posizione di Gasshō. Quando si esce dal tempio, invece, si lascia guidando con il piede destro. Questi 2 gesti rappresentano simbolicamente la totalità della nostra vita. L'inchino è un gesto di umiltà e di riverenza che rappresenta il sentimento di fiducia quando si saluta le persone e rappresenta il sentimento e il desiderio di "rifugiarsi" e "affidarci al Buddha e a Nichiren Shōnin" quando si entra o si esce dal tempio.
• Dopo essere entrato nel tempio principale o nel santuario di un altro tempietto, esegui le tre prostrazioni "Raihai" di fronte al santuario, oppure fare un breve inchino con le mani giunte in Gasshō. Questo viene fatto come simbolo di resa del proprio sé o ego, e il desiderio di venerare i Tre Tesori del Buddha, Dharma e Sangha, inoltre andrà a beneficio a tutti gli esseri viventi.
• Abiti succinti, come ad esempio camicie con scollature, canotte, magliette senza maniche, minigonne o gonne corte, pantaloni corti, tacchi alti, e gioielleria e accessori di moda eccessivi o appariscenti sono tutti un modo inadeguato di vestirsi quando si va al tempio e monastero. Le spalle devono essere coperte e devono essere indossati pantaloni lunghi piuttosto che pantaloni corti. In segno di rispetto, cappelli e cappotti non dovrebbero essere portati all'interno della sala del tempio. Se uno è coperto di tatuaggi, si dovrebbe indossare una camicia a maniche lunghe. Ricordati, non dobbiamo fare di noi stessi il centro dell'attenzione quando andiamo al tempio e al monastero, perché tutta l'attenzione deve essere focalizzata solo sul Buddha, su Nichiren Shōnin e sul Mandala Gohonzon. Dopotutto, siamo venuti per venerare, riflettere, studiare e seguire la via del Buddha.
• Entrando nel Hondō, ci si deve astenere da qualsiasi discorso non necessario, e ci si siede solo in silenziosa meditazione o si recita l’Odaimoku, in attesa dell’arrivo dei monaci per iniziare una cerimonia, sermone o discorso di Dharma.

Come visitare o frequentare un tempio o un monastero – 2ª Parte

仏教に於けるエチケットやマナー:
寺院境内でのお参り作法について(第二部)



All'interno della sala principale del tempio
• Quando si attraversa il tempio, mentre si passa davanti all'altare, bisogna portare le mani in posizione di Gasshō e si esegue un leggero inchino.
• Quando una persona sta recitano il Sūtra o l’Odaimoku, sta facendo una prostrazione “raihai” o sta meditando, si dovrebbe evitare di camminarle davanti e passarle invece dietro.
• Le copie del Sūtra del Loto, o i materiali di Dharma, o i libri della liturgia, o-juzu e kesa non devono essere tenuti sul pavimento e in luoghi in cui la gente si siede, ma invece posizionati su un tavolo, un cuscino o fukusa. Non si deve camminare o passare sopra questi oggetti.
Condotta
• Non sedersi con le gambe stese, in quanto questo è un segno di mancanza di rispetto, e, naturalmente, non bisogna sdraiarsi sul pavimento del tempio.
• La postura accettabile, quindi, è di sedersi con le gambe incrociate su un cuscino sul pavimento, o eretta su una sedia.
• Allungare le gambe puntando i piedi verso l'altare o ad un insegnante è considerato altamente irrispettoso.
• Si raccomanda di usare rispetto, cortesia, gentilezza nel modo di parlare, di pensare, e nelle azioni verso i monaci e i praticanti/devoti, inoltre sono una grande fonte di gioia e di merito per tutti.
• Bisogna spegnere i cellulari, togliere le cuffie dalle orecchie, abbassare la voce, evitare conversazioni inadeguate.
• Non toccare, sedersi vicino, ad una statua del Buddha o salire sull'altare o sulla piattaforma rialzata. Ottenere il permesso prima di scattare fotografie e di non farlo durante le cerimonie, se non è espressamente concesso.
• Quando si deve uscire o dopo aver offerto l’incenso davanti l’altare principale, ci si ritira dal Buddha con un paio di passi indietro, prima di girarsi e voltare le spalle per tornare al proprio posto o uscire dal tempio.
• Puntare le dita alle statue, alle cose nel tempio o a persone è considerato estremamente maleducato. Per indicare qualcosa, usare la mano destra con il palmo rivolto verso l'alto.
• Donazioni: Quasi ogni tempio ha una scatola per ricevere donazioni da parte del pubblico. Queste donazioni mantengono il tempio, il quale di solito funziona con un minimo di budget. Se ti è piaciuta la tua visita, sei pregato di lasciare un'offerta. Questo aiuterà sia il tempio che il Sangha nel continuare a fare il lavoro del Buddha.
• Il saluto tradizionale per un monaco è quello di mettere le mani in Gasshō e fare un leggero inchino.
• Si prega di astenersi da manifestazioni pubbliche di affetto. Non sei al parco né in un cinema. Sei nel tempio. Sii riverente e rispettoso.
• Genitori: È la vostra responsabilità come genitore di parlare ai vostri figli sulle regole e usanze del tempio, prima di arrivare.
Gasshō
Gasshō, che significa mettere le mani insieme in forma di preghiera, è una espressione naturale di riverenza, rispetto e gratitudine. I palmi delle mani sono poste insieme con le dita e il pollice esteso, con l’o-juzu tenuto con entrambe le mani. I gomiti dovrebbero essere abbastanza vicino al corpo e le mani devono essere a livello medio-toracico. Per inchinarsi mentre si rimane in Gasshō, le mani devono essere tenute accostate, mentre il corpo è piegato in avanti dai fianchi e poi ritorna di nuovo ad una posizione eretta.
Le mani devono essere collocate in posizione di Gasshō quando si recita l’Odaimoku (anche se si tratta di una sola volta, tre volte oppure in continuazione), quando si saluta o si dimostra riverenza ad un monaco che entra o esce dalla sala del tempio, quando si legge l'invocazione, la preghiera per la Diffusione dei Meriti, e lo Shigu Seigan.
Prima di una cerimonia, una conferenza o un insegnamento
Si è pregati di arrivare presto, anzi almeno 10-15 minuti in anticipo di una cerimonia o di una lezione sul Dharma, in modo da non disturbare la cerimonia o lo studio una volta avviate. Questa considerazione dimostra che apprezzi sinceramente gli insegnamenti e l'insegnante, oltre a mostrare rispetto alle altre persone presenti.
Gli studenti sono invitati a portare oggetti da offrire sull'altare, come fiori, frutta o cibo per il nostro maestro e comunità di monaci. Gli articoli devono essere puliti, e la frutta deve essere lavata e messa in un contenitore in modo che non siano appoggiate direttamente sull'altare.
Evitare di parlare ad alta voce o di ridere nell’intorno della zona dell'insegnamento. È meglio rimanere in silenzio, mettendosi in uno stato ricettivo di calma della mente.
Quando si partecipa ad una cerimonia o servizio, si viene fornito sempre con il kesa personale, o-juzu e libro Sūtra (libretto della liturgia). Quando si partecipa ad una conferenza, ad un discorso di Dharma, un seminario o un’altra lezione, si viene sempre dotato di carta, un taccuino, una penna o una matita, e dei materiali di studio adeguati e necessari per lo studio di quella giornata. È sempre meglio prendere nota delle lezioni stando attenti ed in raccoglimento, per eventuali riflessioni, memorizzazioni ed ulteriore studio personale in seguito.
Quando ci si rivolge ad un monaco – un insegnante di Dharma
Quando si parla con un monaco o monaca, è necessario chiamarlo utilizzando il suo cognome o il suo nome di Dharma seguito dal titolo di Shōnin, o si può fare riferimento a lui o lei come Reverendo, però sempre seguito dal suo cognome o nome di Dharma. Un monaco novizio (shami) o una monaca novizia (Shamini) devono essere indicati con il cognome o il nome di Dharma seguito dal titolo di Hōshi. Un monaco, monaca, shami o shamini non devono mai essere chiamati semplicemente con il loro nome (nome secolare o di Dharma) o il cognome, senza il titolo adeguato e rispettoso.
Offerte
Il fare offerte aiuta a sviluppare le qualità spirituali come risultato dell'accumulo di metodo e di saggezza. Qualsiasi atto compiuto con una motivazione virtuosa porta meriti e buona fortuna, e più puro sarà l’oggetto della nostra offerta , maggiore sarà il merito.
Il termine originale di fare offerte o “Dana” in sanscrito significa generosità nel dare. Nel buddhismo, “Dana” è la pratica di coltivare la generosità, il quale effetto purifica e trasforma la mente. La generosità sviluppata tramite l’atto di dare, guida la persona nel rinascere negli stati di vita più tranquilli e felici, e rende la persona più disposta alla ricchezza e la prosperità.
Nichiren Shōnin ci insegnò nel suo scritto Isshō Jōbutsu Sho (l’Ottenimento della Buddhità in questa vita), “sia che tu invochi il nome del Buddha, sia che reciti il Sutra o più semplicemente, offri fiori e incenso, tutti i tuoi sforzi virtuosi semineranno meriti e fortuna nella tua vita. Dovresti vivere la tua fede con questa convizione.” Lo spirito di offerta è servire il Buddha, Nichiren Shōnin o il Sangha dei monaci e delle monache, è un fondamento essenziale della nostra fede e pratica buddhista, nonché la nostra crescita e sviluppo.
• Se un credente laico o studente sta ricevendo un insegnamento, un discorso sul Dharma, oppure viene svolta una cerimonia memoriale o altra funziona, un colloquio, ecc. è appropriato e consueto portare un'offerta. Fiori, incenso, frutta, candele sono le offerte simboliche che vengono apportate alla mente del Buddha purificata che si percepisce nel proprio maestro. Offerte di denaro sono molto importanti, e aiutano a sostenere sia il tempio che il Sangha dei monaci, così come le attività per le comunità dei credenti del tempio.
• Ogni volta che visitiamo un tempio, è consigliabile fare un'offerta, sia in forma di fiori, frutta, cibo, candele o incensi che donazioni in denaro. Non andare al tempio solo come un partecipante passivo o soltanto per ricevere qualcosa, ma possibilmente anche per dare ed essere un partecipante attivo e sostenitore del tempio e della comunità dei monaci e dei credenti laici. Perché questo? Perchè partecipare attivamente ci aiuta a crescere nella fede, nella comprensione e nella pratica, così come ci permette di accumulare tanti meriti, virtù e buona fortuna.
• Però, se uno non è in grado di fare una offerta come tale, si può offrire il proprio tempo, lavoro fisico e assistenza al tempio, con la pulizia del tempio, della cucina, della sala di studio, ecc. Ci si deve ricordare, tuttavia, di non considerare questo o qualsiasi altro tipo di offerta come obbligo, ma, di eseguire queste attività con lo spirito devoto di voler servire il Buddha con tutto il cuore.

Edited by celeste.10 - 30/6/2017, 00:25
 
Top
0 replies since 21/11/2014, 21:52   1388 views
  Share