Samhain

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view post Posted on 13/10/2018, 22:23
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Celeste

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Samhain era per i celti, popolo che da origine a questa ricorrenza, la vigilia del nuovo anno che per loro iniziava, per via dei differenti ritmi di vita, il 1° novembre e non il 1° gennaio. Da questa data in poi il tempo peggiorava, giungeva la stagione più fredda che costringeva in casa dove nascevano coinvolgenti e talvolta inquietanti racconti attorno al focolare.

Questo periodo, ricco di festeggiamenti, veniva chiamato dai celti Samhain, un termine derivante dal gaelico samhuinn che significa summer’s end, conclusione dell’estate.

Tramite lo Samhain si ringraziavano gli dei per il raccolto dell’anno appena concluso e per il bestiame in salute e si invocava la loro benevolenza per l’anno in procinto di cominciare. Tema centrale del Samhain era la morte, condizione che la popolazione celta viveva in quel periodo: la terra in inverno era come addormentata, la vita condotta durante i periodi più caldi dell’anno era morta per alcuni mesi, e tutto si spostava nel sottosuolo luogo di riposo dei morti. Ecco che il tutto si collega al culto dei morti che nel popolo celtico era molto sviluppato.

Essi credevano infatti che la sera della vigilia del nuovo anno Samhain riconducesse a sé le anime dei morti e che queste si unissero ai vivi creando un momentaneo sconvolgimento temporaneo e spaziale. La leggenda rievocava quindi la paura della morte e la combinava all’allegria dei vivi e dei morti stessi per i festeggiamenti inerenti l’anno nuovo.

Durante la notte del Capodanno celtico la popolazione, indossate strane e spaventose maschere, si ritrovava nei boschi per dar vita alla cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro durante la quale avvenivano sacrifici di animali. Tutti rientravano poi nel proprio villaggio alla luce di lanterne costruite adoperando cipolle intagliate al cui interno venivano poste le braci del Fuoco Sacro. I tre giorni successivi a questo rito erano dedicati ai festeggiamenti e le persone indossavano maschere ottenute dalle pelli degli animali sacrificati con l’intento di spaventare gli spiriti giunti sulla terra.

Anni dopo in Irlanda si diffuse la tradizione di lasciare fuori casa torce e fiaccole e del cibo per le anime dei morti che sarebbe andate a far visita ai propri familiari, con la speranza di evitare che questi ultimi facessero degli scherzi ai vivi. Da qui nascerebbe anche l’espressione inglese Trick or Treat, dolcetto o scherzetto.

Come molti di voi sapranno i colori principali del Samhain sono il nero e l’arancione: il nero rappresenta il buio dell’inverno, l’arancione la mietitura e la fine dell’estate.

L’evangelizzazione ha modificato in parte questa antica tradizione ma non è riuscita a cancellarla.

Oggi siamo soliti associare la festa di Halloween agli Stati Uniti d’America ma naturalmente la sua diffusione nel nuovo continente nasce dall’emigrazione degli irlandesi nella metà del diciannovesimo secolo e successivamente si diffuse anche in altre parti d’Europa.

Oggi Halloween è divenuta l’occasione per festeggiare mascherati nei modi più surreali ma è importante ricordarne le origini e la sua reale importanza.

Perciò buon Samhain a tutti e non dimenticate di lasciare un po’ di latte fuori dalla porta per i vostri cari defunti.



Written by Rebecca Mais

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Edited by celeste.10 - 23/10/2018, 22:13
 
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view post Posted on 16/10/2018, 21:49
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Celeste

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La leggenda di Jack O’ Lantern



C’era una volta un uomo che si chiamava Jack O’Lantern, era solo e senza amici a causa della sua avarizia; amava bere birra e passava tutto il suo tempo alla taverna.

Un giorno, mentre era seduto al bancone si trovò seduto accanto al diavolo in persona, venuto per reclamare la sua anima. Jack, che oltre ad essere avaro era anche furbo, disse: “Ti darò la mia anima in cambio di un ultimo boccale di birra!” rispose Jack senza scomodarsi troppo. “Bene – rispose il diavolo – aspetterò!”.

“Purtroppo non ho più soldi per pagare la birra, dovrai aspettare!” replicò Jack, ma il diavolo senza se né perché si trasformò in una monetina in modo che jack potesse pagarsi l’ultimo boccale di birra. Fu allora che Jack lo prese e, sotto forma di monetina, lo rinchiuse nel taschino dove teneva anche una croce d’argento. Il diavolo non riuscì più a liberarsi.

Certo che però portarsi il diavolo nel taschino non era una cosa molto simpatica, fu così che qualche tempo dopo Jack pensò di stipulare un nuovo patto con lui. “Ti lascerò andare se prometti di non presentarti più da me e non portarmi mai all’Inferno!” gli disse Jack. Il diavolo ovviamente accettò e quando fu libero fuggì a gambe levate.

Dopo alcuni anni, come accade a tutti, Jack O’Lantern morì e pensò bene di presentarsi alla porta del Paradiso, ma non gli fu data la possibilità di entrare; in effetti in vita ne aveva combinate parecchie e un pochino se l’aspettava, così scese all’ingresso dell’inferno dove trovò il diavolo in persona, il suo vecchio prigioniero, ad attenderlo alla porta. Invece di accoglierlo nel regno delle tenebre il diavolo gli ricordò il loro vecchio patto: “Mi hai fatto promettere di non portarti mai nella mia dimora ed il diavolo rispetta sempre le sue promesse: tu qui non potrai entrare!”.

Non potendo entrare né all’inferno né in paradiso, il povero Jack O’Lantern fu condannato a vagare sulla terra alla ricerca di un luogo in cui sostare; per illuminare il proprio cammino chiese come unico favore al diavolo di poter avere un tizzone di fuoco da mettere nella zucca cava che portava con sé.

Da allora Jack Lanterna vaga per il mondo e nella notte di Halloween verrà a bussare alla vostra porta per cercare riposo, ma se voi avrete appeso sull’uscio una zucca cava illuminata non dovrete aver paura, capirà che in quella dimora non c’è posto per lui e vi risparmierà!

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